GLI ACQUERELLI DI ROBERTS

A cura di Mariano Vasta

LUXOR

Chiamata semplicemente Nut, dagli egizi, l’antica Tebe comprendeva tanto Karnak quanto Luxor, Quest’ultima ne occupava la parte meridionale ed era sede anch’essa di numerosi templi.
Lungo la riva orientale del Nilo si dispongono in successione l’obelisco di Ramesse II e il grande pilone d’accesso al tempio, immediatamente seguito dal candido minareto della moschea di Abu el-Haggag; oltre le vele della feluca in primo piano si dispiega il magnifico colonnato di Amenhotep III, quindi i resti del cortile antistante il tempio vero e proprio.


IL TEMPIO DI HATHOR A DENDERA

Questa località il cui nome originario era Tentyris, fu uno dei centri più importanti dell’antico Egitto.

Il celebre tempio dedicato alla dea Hathor, Signora dell’amore e della musica, di epoca tardo tolemaica e romana, ha la particolarità di essere privo del pilone, elemento tipico della architettura sacra egizia.

All’epoca la struttura era in parte interrata, così come lo erano il tempio di Hathor e gli altri edifici che lo circondano.


I COLOSSI DI MEMNONE

Queste enormi statue gemelle, alte poco meno di 20 metri, sono tutto ciò che resta del tempio funerario di Amenofi III, il più grande dell’occidente di Tebe. Situato a oriente nella piana alluvionale del Nilo, l’edificio era stato costruito per la maggior parte con mattoni crudi e probabilmente venne sgretolato dalle inondazioni annuali del fiume. Le due statue, che raffiguravano Amenofi III divinizzato, scolpite in arenaria durissima, poterono invece resistere alla continua opera di erosione e giungere fino a noi.


IL NAOS DI ABU SIMBEL

Il naos ( o sacrario), il luogo più riposto e secreto del Tempio, si trova a 65 metri dalla porta d’ingresso, nel cuore della montagna. In questa piccola stanza, larga 4 m. e profonda poco più di 7,sono poste le statue di Amon-Ra, Harmakhis, Ptah e dello stesso Ramesse II. Due volte l’anno nel periodo dei solstizi, un raggio di Sole penetra nel corridoio che separa l’ingresso dal naos e va ad inondare di luce la spalla sinistra di Amon-Ra;pochi attimi più tardi dopo aver toccato l’immagine del sovrano si concentra su Harmakhis.


IL RAMESSEUM

Del Tempio funerario di Ramesse II ,il Ramesseum, vediamo qui quattro pilastri osiriaci, cioè con il Faraone rappresentato come mummia di Osiride, dio dell’oltretomba. Riproduceva le sembianze del Re anche la colossale statua di cui si vedono qui la testa e le spalle. Da quando rovinò al suolo, nonostante tutti i tentativi,non è stata possibile rimetterla di nuovo dritta.


L’ISOLA DI FILE

Iside, figlia del Dio Sole Ra, nonché sposa e sorella di Osiride, dea madre creatrice e protettrice dei morti, godeva di una posizione privilegiata nel Pantheon Egizio, in quanto era a conoscenza di potenti sortilegi. In età tolemaica e romana il culto isiaco conobbe un grande impulso e il santuario sull’isola di File poco a monte della prima cataratta del Nilo raggiunse l’apice del suo splendore: storpi e ammalati vi accorrevano da ogni parte del Paese e da diverse parti dell’Impero ,confidando nei favori della Dea.