Di Andrea Petta
Uno degli episodi più curiosi delle vicende di Belzoni è legato alla vendita dei reperti rinvenuti dal nostro padovano nei suoi viaggi in Egitto. E come tutti gli episodi straordinari, una parte della storia si incrocia con la leggenda
Si narra infatti che di tutta la collezione di Belzoni andata all’asta presso Sotheby’s a Londra, sia rimasta invenduta (o meglio, battuta ma mai ritirata – e pagata) solo una testa di Sekhmet. Non sappiamo i motivi per il mancato pagamento, né il nome dell’acquirente svanito nella nebbia londinese. Sappiamo però che la gestione dell’epoca non volle rimettere all’asta il reperto, ma decise di lasciarlo a “sorvegliare” prima il portico di Sotheby’s a Londra e poi direttamente l’ingresso della nuova sede della famosissima casa d’aste.
Una sua riproduzione ha inoltre adornato per più di un secolo lo storico podio da dove vengono battute le aste, forse un monito per ricordarsi di incassare.
D’altronde in molte aste scorre il sangue, Sekhmet sarà stata contenta.
Nota di cronaca: la testa di Sekhmet, battuta all’epoca (pare) per 40 sterline, viene stimata oggi più di due milioni di sterline. Pare che sia la più antica scultura di proprietà privata attualmente a Londra.