Necropoli tebane

TT6 – TOMBA DI NEBNEFER E NEFERHOTEP

Nebnefer (in alto) e Neferhotep (in basso) in geroglifici
Planimetria schematica della tomba TT6 [1]

Epoca:                       XIX Dinastia

Titolare

TitolareTitoloNecropoli[2]Dinastia/PeriodoNote[3]
Neferhotep e NebneferRispettivamente Capo degli operai e operaio nel Luogo della Verità (artigiani reali)[4]  (artigiano reale)Deir el-MedinaXIX dinastia (Horemheb – Ramses II)alla sommità della fila delle tombe, nei pressi di TT217, proprio a sud della TT216

Biografia

La tomba ospita Neferhotep, capo degli operai, e suo figlio Nebnefer, operaio. Iyemwaw fu la moglie di Neferhotep, che gli diede altri figli, oltre Nebnefer: Nakhy, Scriba del Signore delle Due Terre e carrista nell’esercito del re; Mose, Ufficiale ai trasporti di sua Maestà, allevatore di cavalli e portatore del tempio di Usermaatre Setepenre (Ramses II); Turo e una figlia di nome Tuya. Neferhotep era “Capo della squadra di tribordo”[5] e contemporaneo di Sennedjem, titolare della TT1.

Iy era il nome della moglie del figlio Nebnefer[6] mentre figli della coppia furono Neferhotep (stesso nome del padre e usualmente indicato come Neferhotep II)[7], Henutmehyt e Iyemwaw (stesso nome della madre). Nebnefer svolse il suo incarico di operaio dall’anno quinto all’anno trentesimo/quarantesimo di Ramses II, mentre Visir erano Paser TT106 e, successivamente, Khay TT173; successivamente, molto verosimilmente, assunse anch’egli l’incarico di “Capo della squadra di tribordo” per i lavori delle tombe di Pached, Kaha e Ankherkhauy.

La tomba

L’ingresso della TT6, di fianco alla TT216 del figlio Neferhotep II

La TT6 è affiancata, sulla destra, dalla TT216 di Neferhotep II (figlio di Nebnefer e nipote di Neferhotep I); il ritrovamento di un pyramidion lascia intendere che l’ingresso fosse verosimilmente sovrastato da una piccola piramide.

La posizione della TT6

Da un cortile, in cui si trovano due stele oggi illeggibili (1 e 2 in planimetria), si accede ad un corridoio sulle cui pareti (3) si trovano resti di testo; una sala rettangolare, reca sulle pareti (4) resti di testo e disegni di uccelli sul soffitto. Poco oltre (5-6) su due registri il defunto in adorazione del ka e Neferhotep e la moglie che ricevono offerte da un uomo e una donna; seguono (7-8) il defunto, la moglie e una bambina che adorano Osiride, sono inoltre menzionati entrambi i titolari, Nebnefer e Neferhotep, quest’ultimo indicato come Capo Operaio nel Luogo della Verità.

La camera trasversale. Foto: osirisnet
Il soffitto della sala trasversale. Foto: osirisnet

Su altre pareti (9-10-11-12), sul lato destro è rappresentato Nebnefer con sua moglie Iy in atto di adorare la dea Hathor; in un’altra scena Nebnefer, sua moglie e la madre di quest’ultima, Ese, sono destinatari di offerte; in un altro registro, in cui Nebnefer e sua moglie adorano Ra-Horakhti, viene esplicitamente citato l’essere figlio del dignitario del Lato Occidentale, Capo Operaio nel Luogo della Verità, Neferhotep.

Dame omaggiano Neferhotep e la moglie; altri quattro personaggi maschili sono andati persi. Foto: osirisnet

Seguono rappresentazioni di Neferhotep e sua moglie Iyemwaw con alcuni figli: Nakhy, scriba dell’esercito e carrista di Sua Maestà; Mose, funzionario ai trasporti di Sua Maestà, stalliere e portatore del tempio di Usermaatra Setepenra (Ramses II). Una figlia, Tuya, è rappresentata in atto di adorazione dei genitori. In una cappella, sul fondo della sala (13-14-15), su due registri, persone dinanzi ad Anubi e Ra-Horakhti in veste di falco; il defunto e la famiglia dinanzi a Khnum, Satis, Anukis, Horus. Il soffitto, a volta, presenta tre dee con babbuini e due iscrizioni parallele, una relativa a Nebnefer e sua moglie, l’altra per Neferhotep e sua moglie

Nebnefer e Iy in adorazione di Ra. Foto: osirisnet

Nella camera funeraria (16-17) i defunti in adorazione o intenti in occupazioni familiari, nonché (18) brani del Libro dei Morti, la rappresentazione (19) dei Campi di Iaru e brani del Libro delle Porte (20).

Il soffitto della cappella. Foto: osirisnet

Un rilievo, rappresentante Nebnefer, sua moglie e i suoi figli nell’atto di offrire fiori ad Amon è oggi al British Museum di Londra (cat. 447).


[1]      La numerazione dei locali e delle pareti segue quella di Porter e Moss 1927, p. 2.

[2]      le Tombe dei Nobili, benché raggruppate in un’unica area, sono di fatto distribuite su più necropoli distinte.

[3]      Le note, sovente di inquadramento topografico della tomba, sono tratte dal “Topographical Catalogue” di Gardiner e Weigall, ed. 1913 e fanno perciò riferimento alla situazione del’epoca.

[4]      Set-Maat = “Luogo della Verità” era uno dei nomi con cui era noto il villaggio operaio di Deir el-Medina. Il villaggio era anche noto come Pa-demi, ovvero, semplicemente, “il villaggio”.

[5]      Gli operai di Deir el-Medina impegnati nella realizzazione delle tombe, vuoi della Valle dei Re, come per le Tombe dei Nobili, erano divisi in squadre a seconda del lato della tomba di loro spettanza durante i lavori. La terminologia normalmente usata era di tipo marinaresco: si avevano così squadre di “babordo” e di “tribordo”, a seconda, rispettivamente, che operassero sul lato sinistro o destro della tomba. Colleghi di Neferhotep, “Capo della squadra di babordo”, furono dapprima Baki e poi Pached.

[6]      Iy era sorella della dama Isis, come risulta dalla tomba TT250 di Ramose, Scriba del luogo della Verità in cui le due sorelle sono rappresentate insieme. Nella TT10, inoltre, Nebnefer risulta essere presente al funerale di Kasa.

[7]      Anche Neferhotep II proseguì nell’incarico paterno e del nonno a partire dall’anno quarantesimo di regno di Ramses II; partecipò alla realizzazione della propria tomba, la più ampia dell’area di Deir el-Medina, TT216 e provvide a lavori di miglioramento della stessa TT6 del padre e del nonno

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