Necropoli tebane

TT149 – TOMBA DI AMENMOSE

Planimetria schematica della tomba TT149[1] [2]

Epoca:                                   XIX-XX Dinastia

Titolare

TitolareTitoloNecropoli[3]Dinastia/PeriodoNote[4]
AmenmoseScriba reale delle tavole del Signore delle Due terre; supervisore dei cacciatori di AmonDra Abu el-NagaXIX-XX dinastiain alto sulla collina principale,a nord di TT233

Biografia

Unica notizia biografica ricavabile è il nome della moglie, Sitmut[5].

La tomba

Il cortile da cui si accede alla TT149. Le mura sono aggiunte successive risalenti alla XX Dinastia e al III Periodo Intermedio. Da: Ockinga, B., & Binder, S. (2018). The tomb of Amenmose (TT149) and the title sš wdḥw: preliminary results of current work in Dra Abu El-Naga. Bulletin of the Australian Centre for Egyptology26, 53-70.

Planimetricamente TT149 si presenta con struttura a “T” capovolta tipica del periodo. Sul fondo, angolo sud, si apre un accesso alla vicina TT17.

Frammenti di cartonnage ritrovati nel corile antistante la TT149. Da: Ockinga, B., & Binder, S. (2018). The tomb of Amenmose (TT149) and the title sš wdḥw: preliminary results of current work in Dra Abu El-Naga. Bulletin of the Australian Centre for Egyptology26, 53-70.

L’accesso si apre in una corte; dopo un corridoio si accede ad una sala trasversale sulle cui pareti, alquanto danneggiate, sono rappresentati brani del Libro delle Porte e fregi rappresentanti Anubi, quale sciacallo, e simboli di Hathor. Un secondo corridoio, sulle cui pareti è rappresentato il defunto in presenza di Ra-Horakhti, Maat, Iside e Osiride su un lato e il defunto inginocchiato dinanzi ad una divinità con testa di falco (forse Horus, a Osiride, Iside e Nephtys, immette in una sala perpendicolare alla precedente, di forma rettangolare.

Frammenti di un blocco decorato del cortile della TT149. Da: Ockinga, B., & Binder, S. (2018). The tomb of Amenmose (TT149) and the title sš wdḥw: preliminary results of current work in Dra Abu El-Naga. Bulletin of the Australian Centre for Egyptology26, 53-70

Scene del defunto e della moglie dinanzi a Ra-Horakhti e alla dea dell’Occidente (Hathor), nonché dinanzi ad Amenhotep I e alla regina Ahmose Nefertari. Sul fondo, in una nicchia, le statue del defunto e della moglie assisi; sulle pareti della nicchia, il defunto inginocchiato in adorazione di Osiride e Ra-Horakhti[6].

Fonti

  1. Gardiner e Weigall 1913
  2. Donadoni 1999,  p. 115.
  3. Porter e Moss 1927,  p. 260.
  4. Gardiner e Weigall 1913, pp. 28-29

[1]      La prima numerazione delle tombe, dalla n.ro 1 alla 253, risale al 1913 con l’edizione del “Topographical Catalogue of the Private Tombs of Thebes” di Alan Gardiner e Arthur Weigall. Le tombe erano numerate in ordine di scoperta e non geografico; ugualmente in ordine cronologico di scoperta sono le tombe dalla 253 in poi.

[2]      Nella sua epoca di utilizzo, l’area era nota come “Quella di fronte al suo Signore” (con riferimento alla riva orientale, dove si trovavano le strutture dei Palazzi di residenza dei re e i templi dei principali dei) o, più semplicemente, “Occidente di Tebe”.

[3]      le Tombe dei Nobili, benché raggruppate in un’unica area, sono di fatto distribuite su più necropoli distinte.

[4]      Le note, sovente di inquadramento topografico della tomba, sono tratte dal “Topographical Catalogue” di Gardiner e Weigall, ed. 1913 e fanno perciò riferimento alla situazione del’epoca.

[5]      Porter e Moss 1927,  p. 260.

[6]      Porter e Moss 1927,  pp. 260.

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