Necropoli tebane

TT169 – TOMBA DI SENENA

Senena in geroglifici
Planimetria schematica della tomba TT169[1] [2]

Epoca:                                   XVIII Dinastia

Titolare

TitolareTitoloNecropoli[3]Dinastia/PeriodoNote[4]
Senena[5]Hry-tp nby n Imn
Capo degli orafi di Amon
Dra Abu el-NagaXVIII dinastia  (Amenhotep II ?)[6]casa di Muhammed Khalifah[7],  versante meridionale della collina, lato est; a nord e molto vicina alla TT168

Biografia

Sensonb fu il nome del padre, Tanub la madre, mentre Maatka, Divina Adoratrice di Amon, fu il nome di sua moglie[8].

La tomba

TT169 si struttura, planimetricamente, con una sala trasversale da cui una sala perpendicolare alla precedente adduce a una seconda sala trasversale a simulare una “I”. Molto danneggiata presenta sulle pareti della sala perpendicolare resti di scene e testi; scene di preti officianti la Cerimonia di apertura della bocca sulla mummia; il defunto e la moglie con una figlia (?), che reca lo stesso nome della madre Maatka, con arpisti e liutisti in offertorio ai genitori[9].

Fonti

  1. Porter e Moss 1927,  p. 278.
  2. Gardiner e Weigall 1913
  3. Donadoni 1999,  p. 115.
  4. Porter e Moss 1927,  p. 278.
  5. Gardiner e Weigall 1913, pp. 30-31

[1]      La prima numerazione delle tombe, dalla n.ro 1 alla 253, risale al 1913 con l’edizione del “Topographical Catalogue of the Private Tombs of Thebes” di Alan Gardiner e Arthur Weigall. Le tombe erano numerate in ordine di scoperta e non geografico; ugualmente in ordine cronologico di scoperta sono le tombe dalla 253 in poi.

[2]      Nella sua epoca di utilizzo, l’area era nota come “Quella di fronte al suo Signore” (con riferimento alla riva orientale, dove si trovavano le strutture dei Palazzi di residenza dei re e i templi dei principali dei) o, più semplicemente, “Occidente di Tebe”.

[3]      le Tombe dei Nobili, benché raggruppate in un’unica area, sono di fatto distribuite su più necropoli distinte.

[4]      Le note, sovente di inquadramento topografico della tomba, sono tratte dal “Topographical Catalogue” di Gardiner e Weigall, ed. 1913 e fanno perciò riferimento alla situazione del’epoca.

[5]      Porter e Moss 1927,  p. 278.

[6]      Gardiner e Weigall 1913, p. 31.

[7]      Fino a tempi molto recenti, alcune delle tombe vennero adibite ad abitazioni o a pertinenze di abitazioni, come stalle, cantine, depositi e magazzini. Tale impiego, protrattosi per millenni, come è intuibile, ha ulteriormente favorito il danneggiamento di già precarie rappresentazioni parietali o, in taluni casi, ha addirittura causato la perdita o la demolizione di pareti o colonne, o pilastri. I riferimenti di Gardiner e Weigall ad abitazioni private debbono perciò essere intese in tal senso e fanno riferimento, come è ovvio, agli anni in cui le rilevazioni ebbero luogo considerando che la pubblicazione del “Topographical Catalogue” risale al 1913.

[8]      Porter e Moss 1927,  p. 278.

[9]      Porter e Moss 1927,  pp. 278-279.

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