Necropoli tebane

TT193 – TOMBA DI PTAHEMHEB

Ptaemheb in geroglifici
Planimetria schematica della tomba TT193[1] [2]

Epoca:                                   XIX Dinastia

Titolare

TitolareTitoloNecropoli[3]Dinastia/PeriodoNote[4]
PtahemhebResponsabile del sigillo nella tesoreria dei possedimenti di AmonEl-AssasifXIX dinastiaè presente solo una stele; accessibile dalla TT189
Planimetria dell’area in cui insistono le tombe TT192, TT364, TT407 (in basso a destra l’accesso alle tombe TT190 e TT191)

Biografia

Unico dato biografico ricavabile dalla stele TT193 è il nome della moglie del defunto, Tadetawert[5].

La tomba

Non esiste traccia della TT193, se non per una stele ad essa imputabile che ne testimonia l’esistenza e che si trova nel cortile antistante varie altre tombe; si ritiene tuttavia che i locali di tale sepoltura siano compresi tra quelli della TT192[6]. Sulla stele, in tre registri sovrapposti, duplice scena del defunto che adora Osiride e Ra-Horakhti; segue scena di Cerimonia di apertura della bocca officiata da un prete dinanzi alla mummia in presenza di un prete lettore[7] [8].

Fonti

  1. Porter e Moss 1927,  p. 300.
  2. Gardiner e Weigall 1913
  3. Donadoni 1999,  p. 115.
  4. Gardiner e Weigall 1913, p. 34
  5. Porter e Moss 1927,  p. 300.
  6. Gardiner e Weigall 1913, pp. 34-35
  7. Gardiner e Weigall 1913, p. 35

[1]      La prima numerazione delle tombe, dalla n.ro 1 alla 253, risale al 1913 con l’edizione del “Topographical Catalogue of the Private Tombs of Thebes” di Alan Gardiner e Arthur Weigall. Le tombe erano numerate in ordine di scoperta e non geografico; ugualmente in ordine cronologico di scoperta sono le tombe dalla 253 in poi.

[2]      Nella sua epoca di utilizzo, l’area era nota come “Quella di fronte al suo Signore” (con riferimento alla riva orientale, dove si trovavano le strutture dei Palazzi di residenza dei re e i templi dei principali dei) o, più semplicemente, “Occidente di Tebe”.

[3]      le Tombe dei Nobili, benché raggruppate in un’unica area, sono di fatto distribuite su più necropoli distinte.

[4]      Le note, sovente di inquadramento topografico della tomba, sono tratte dal “Topographical Catalogue” di Gardiner e Weigall, ed. 1913 e fanno perciò riferimento alla situazione del’epoca.

[5]      Porter e Moss 1927,  p. 297, confermata in edizione del 1970.

[6]      La numerazione dei locali e delle pareti segue quella di Porter e Moss 1927, p. 296.

[7]      Era compito dei preti “lettori” l’organizzazione delle cerimonie e la recitazione ad alta voce, durante le cerimonie sacre, degli inni previsti. Proprio per tale conoscenza delle invocazioni giuste e corrette, i “lettori” venivano considerati detentori di poteri magici.

[8]      Porter e Moss 1927,  confermata nell’edizione del 1970, p. 300.

3 pensieri su “TT193 – TOMBA DI PTAHEMHEB”

Lascia un commento