Di Giuseppe Esposito
Planimetria schematica della tomba TT209[2] [3]
Epoca: Periodo Tardo
Titolare
Titolare | Titolo | Necropoli[4] | Dinastia/Periodo | Note[5] |
Seremhatrekhyt, precedentemente nome interpretato e letto come Hatashemro, o Nishemro | Principe ereditario, Unico amato amico | El-Assasif | Periodo Tardo | a destra della strada principale dalla casa bianca di Sheikh Hasan Abd el-Rasul[6] |
Biografia
Nessuna notizia biografica ricavabile[7].
La tomba
TT209, cui si accede da un cortile, si presenta con planimetria che ad una sala trasversale fa seguire una sala con pilastri, da cui si accede ad una seconda camera in cui si aprono due cappelle.
Molto danneggiato l’apparato pittorico riassumibile in due punti, uno alla destra dell’ingresso nella sala trasversale, e l’altro a sinistra del corridoio che immette alla sala finale, in cui è possibile rilevare tracce di testi e formule di offertorio[8].
Fonti
- Gardiner e Weigall 1913
- Donadoni 1999, p. 115.
- Gardiner e Weigall 1913, p. 34
- Gardiner e Weigall 1913, pp. 34-35
- Gardiner e Weigall 1913, p. 35
Foto: Molinero Polo, Miguel Ángel. “TT 209. Objectives of the proyecto dos cero nueve and the Name of the Tomb Owner.” (2016).
[1] Precedentemente il nome era stato interpretato e letto come Hatashemro, o Nishemro.
[2] La prima numerazione delle tombe, dalla n.ro 1 alla 253, risale al 1913 con l’edizione del “Topographical Catalogue of the Private Tombs of Thebes” di Alan Gardiner e Arthur Weigall. Le tombe erano numerate in ordine di scoperta e non geografico; ugualmente in ordine cronologico di scoperta sono le tombe dalla 253 in poi.
[3] Nella sua epoca di utilizzo, l’area era nota come “Quella di fronte al suo Signore” (con riferimento alla riva orientale, dove si trovavano le strutture dei Palazzi di residenza dei re e i templi dei principali dei) o, più semplicemente, “Occidente di Tebe”.
[4] le Tombe dei Nobili, benché raggruppate in un’unica area, sono di fatto distribuite su più necropoli distinte.
[5] Le note, sovente di inquadramento topografico della tomba, sono tratte dal “Topographical Catalogue” di Gardiner e Weigall, ed. 1913 e fanno perciò riferimento alla situazione del’epoca.
[6] Fino a tempi molto recenti, alcune delle tombe vennero adibite ad abitazioni o a pertinenze di abitazioni, come stalle, cantine, depositi e magazzini. Tale impiego, protrattosi per millenni, come è intuibile, ha ulteriormente favorito il danneggiamento di già precarie rappresentazioni parietali o, in taluni casi, ha addirittura causato la perdita o la demolizione di pareti o colonne, o pilastri. I riferimenti di Gardiner e Weigall ad abitazioni private debbono perciò essere intese in tal senso e fanno riferimento, come è ovvio, agli anni in cui le rilevazioni ebbero luogo considerando che la pubblicazione del “Topographical Catalogue” risale al 1913.
[7] Porter e Moss 1927, p. 306
[8] Porter e Moss 1927, p. 306, confermata in edizione del 1970.mata in edizione del 1970.
2 pensieri su “TT209 – TOMBA DI SEREMHATREKHYT”