Di Luisa Bovitutti
La collana di Senebtisi, decorata con conchiglie in oro, ed altri gioielli del suo corredo funerario.

Questa delicata collana è un frammento di un più lunga, costituita da tre file di perline in oro, maiolica, corniola e turchese alla quale sono sospese 25 conchiglie in oro.
Dimensioni: L. 27,2 cm; guscio: 1,1 × 1 cm.
Numero di adesione: 07.227.8
https://www.metmuseum.org/art/collection/search/545153
Come già detto le conchiglie erano un motivo ornamentale molto apprezzato anche dai reali del Medio Regno, che se ne servivano per abbellire i propri gioielli; alcuni di essi sono giunti fino a noi ed ora ve li mostrerò.
I più antichi, risalenti al primo Medio Regno, appartennero a Senebtisi, una nobile vissuta intorno al 1800 a.C. (XII dinastia), nota solo per il suo ricco corredo funerario, trovato nel 1907 a Lisht nord, fossa 763, da una missione del MET di New York, ove oggi tali reperti si trovano.
La sua tomba inviolata si trovava in una camera sotterranea posta in fondo ad un pozzo funerario che sorgeva vicino al complesso di Senwosert, visir di Senwosret I ed Amenemhat II, per cui si è ipotizzato che potesse essere sua figlia.
In realtà i suoi beni non hanno fornito indizi sull’identità dei suoi genitori o di suo marito, nè sull’importanza della sua famiglia; ella viene semplicemente definita come Sathapy (figlia di Apis) e Signora della casa, ma la tomba era così ricca da escludere che potesse appartenere ad una persona comune.
La mummia di Senebtisi era stata inumata in tre sarcofagi di legno mal conservati, il più interno dei quali antropoide, ed indossava tre ampi collari, bracciali, cavigliere, diverse collane di perline ed aveva allacciata alla vita una cintura dalla quale pendono file di perline; nella tomba furono altresì rinvenute armi e insegne reali; accanto ai sarcofagi, in una nicchia, si trovava una cassa con i quattro vasi canopi ed ai piedi di essi erano stati deposti molti vasi di terracotta.
Il gioiello con le conchiglie è modesto; vi mostro anche altri pezzi più significativi del corredo funerario.

Questo grembiule funerario era destinato ad adornare la mummia della nobildonna; la parte della vita è costituita da perline in maiolica verdi e nere composte in modo da formare un motivo geometrico; nella parte centrale si trova una placca in oro recante il nome della principessa scritto in caratteri geroglifici (da destra a sinistra) Dalla cintura pendono file di perline di diversa forma, la prima delle quali rappresenta un fiore di ninfea o un ombrello di papiro, simboli dell’Alto e del Basso Egitto. Dal centro della parte posteriore pende uno stretto tubolare di perline intessute bianche e nere che si allarga in fondo per simulare il ciuffo finale di una coda.
Dimensioni: Lunghezza della cintura senza fibbia: 51,9 cm; lunghezza massima delle file di perline 47 cm (la coda).
https://www.metmuseum.org/art/collection/search/692411

https://www.metmuseum.org/art/collection/search/692411

Dimensioni: L. 7 cm
Numero di adesione: 08.200.26
https://www.metmuseum.org/art/collection/search/544131

Questo collare è costituito da perline in maiolica, oro, corniola, turchese e decorato con teste di falco e pendenti a foglia originariamente in gesso dorato, restaurati in argento dorato. Gli occhi dei falchi erano originariamente perline, oggi sostituite in gesso.
Dimensioni: diametro esterno 25 cm; ampiezza massima 7,5 cm.
Numero di adesione: 08.200.30
https://www.metmuseum.org/art/collection/search/692410

Questo fragile diadema di filo d’oro è stato trovato sulla testa della mummia di Senebtisi ed è unico nel suo genere.
Dimensioni: H. 3,4 cm; Circonferenza 56,5 cm.
Numero di adesione: 07.227.6lA
https://www.metmuseum.org/art/collection/search/544229

In passato si pensava che queste rosette in lamina d’oro fossero decorazioni per parrucche. Uno studio dettagliato delle fotografie della sepoltura le mostra raggruppate, suggerendo che fossero cucite su un pezzo di stoffa arrotolata o piegata, piuttosto che distanziate sui capelli. Le rosette venivano usate per decorare finte pelli di leopardo e mantelli o drappi funerari (si veda, ad esempio, il drappo di Tut decorato di stelle). Date le piccole dimensioni delle rosette sembra molto probabile che provenissero da un mantello.
https://www.metmuseum.org/art/collection/search/544230