Di Giuseppe Esposito
Epoca: Periodo Ramesside
Titolare
| Titolare | Titolo | Necropoli[3] | Dinastia/Periodo | Note[4] |
| Amenemhab[5] | Mandriano del bestiame di Amon | Qurnet Murai | XIX-XX dinastia |
Biografia
Unica notizia biografica ricavabile, il nome della moglie, Tay, Cantatrice di Amon[6]
La tomba
L’accesso a TT278 è possibile da un cortile in cui si apre l’ingresso anche della TT277; a causa delle demolizioni e delle successive costruzioni, non è possibile oggi identificare le misure originarie del cortile, che misura 8,5 m x 5, e che per lungo tempo è stato peraltro utilizzato come discarica di rifiuti e latrina. La sepoltura si sviluppa planimetricamente in una sala trasversale, un corridoio perpendicolare alla precedente e una sala di forma irregolare in cui si apre il pozzo verticale che adduce all’appartamento sotterraneo. Un breve corridoio, sulle cui pareti (1 in planimetria[7]) dovevano trovarsi rilievi con testi e titoli del defunto rinvenuti distaccati dalla pareti e immagini del defunto e della moglie in adorazione (anche queste molto danneggiate), immette nella sala trasversale; sulle pareti (2-3) scene, solo abbozzate, della processione funeraria.

Poco oltre (4) il defunto e la moglie, che recano mazzi di fiori, adorano Hathor. Su altra parete (5), su due registri sovrapposti, scene di offertorio alla coppia con prete che offre libagioni. Segue (6) la rappresentazione di una dea come albero e un ba che si abbevera; poco oltre (7), su due registri, il defunto e i genitori (di cui non sono rilevabili i nomi) offrono mazzi di fiori e adorano Osiride, Iside e Nephtys; scene del pellegrinaggio ad Abydos con il defunto e la moglie che offrono mazzi di fiori al simbolo di Osiride.

Un secondo corridoio, sull’architrave del quale sono rappresentati due Anubi-sciacallo, immette in una sala di forma irregolare priva di decorazioni[8].

Fonti
- Gardiner e Weigall 1913
- Donadoni 1999, p. 115.
- Porter e Moss 1927, p. 355
Foto: kairoinfo4u
[1] La prima numerazione delle tombe, dalla n.ro 1 alla 253, risale al 1913 con l’edizione del “Topographical Catalogue of the Private Tombs of Thebes” di Alan Gardiner e Arthur Weigall. Le tombe erano numerate in ordine di scoperta e non geografico; ugualmente in ordine cronologico di scoperta sono le tombe dalla 253 in poi.
[2] Nella sua epoca di utilizzo, l’area era nota come “Quella di fronte al suo Signore” (con riferimento alla riva orientale, dove si trovavano le strutture dei Palazzi di residenza dei re e i templi dei principali dei) o, più semplicemente, “Occidente di Tebe”.
[3] le Tombe dei Nobili, benché raggruppate in un’unica area, sono di fatto distribuite su più necropoli distinte.
[4] Le note, sovente di inquadramento topografico della tomba, sono tratte dal “Topographical Catalogue” di Gardiner e Weigall, ed. 1913 e fanno perciò riferimento alla situazione del’epoca.
[5] Porter e Moss 1927, p. 355.
[6] Porter e Moss 1927, p. 355
[7] La numerazione dei locali e delle pareti segue quella di Porter e Moss 1927, p. 348
[8] Porter e Moss 1927, pp. 355-357.

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