Necropoli tebane

TT294 – TOMBA DI AMENHOTEP

usurpata da ROMA

Epoca:                                   XVIII Dinastia – Periodo ramesside

Titolare

TitolareTitoloNecropoli[3]Dinastia/PeriodoNote[4]
Amenhotep, poi usurpata da RomaAmenhotep: Supervisore ai Granai di Amon; Roma: Prete wab[5] di AmonEl-KhokhaAmenhotep: XVIII dinastia (Amenhotep III); Roma:  inizi Periodo ramesside) 

 

Biografia

Unica notizia biografica ricavabile, il nome della moglie di Roma: Hathor[6].

La tomba

L’ingresso a TT294 si apre in un cortile da cui si accede anche alla TT253 e alla TT254[7]. Con planimetria a “T” rovesciata tipica delle tombe del periodo, non venne ultimata, ma sono tuttavia presenti sulle pareti della sala trasversale alcune scene[8]: offerenti dinanzi al defunto (forse Roma) e alla moglie (1); in altra scena Roma e la moglie dinanzi a due divinità non meglio identificabili nonché dinanzi a Osiride e Iside.

Su altra parete (2), non ultimata, il defunto e la moglie (con un cane sotto la sedia) dinanzi a una tavola per offerte; nel passaggio che immette nella sala perpendicolare alla precedente, testi di offertorio riferiti ad Amenhotep[9].

Fonti

  1. Gardiner e Weigall 1913
  2. Donadoni 1999,  p. 115.
  3. Porter e Moss 1927, p. 376

[1]      La prima numerazione delle tombe, dalla n.ro 1 alla 253, risale al 1913 con l’edizione del “Topographical Catalogue of the Private Tombs of Thebes” di Alan Gardiner e Arthur Weigall. Le tombe erano numerate in ordine di scoperta e non geografico; ugualmente in ordine cronologico di scoperta sono le tombe dalla 253 in poi.

[2]      Nella sua epoca di utilizzo, l’area era nota come “Quella di fronte al suo Signore” (con riferimento alla riva orientale, dove si trovavano le strutture dei Palazzi di residenza dei re e i templi dei principali dei) o, più semplicemente, “Occidente di Tebe”.

[3]      le Tombe dei Nobili, benché raggruppate in un’unica area, sono di fatto distribuite su più necropoli distinte.

[4]      Le note, sovente di inquadramento topografico della tomba, sono tratte dal “Topographical Catalogue” di Gardiner e Weigall, ed. 1913 e fanno perciò riferimento alla situazione del’epoca.

[5]      I preti “wab”, ma anche “uab”, o “uebu”, appartenevano al basso clero ed erano incaricati della manutenzione degli strumenti del culto e degli oggetti comunque ad esso connessi. A loro competeva il lavacro e l’abbigliamento giornaliero della statua del dio presso cui operavano e a loro competeva il trasporto della statua del dio (generalmente su una barca sacra) durante le cerimonie. Erano gerarchicamente sottoposti ad un “grande prete wab” cui competevano le operazioni giornaliere di culto della divinità.

[6]      Porter e Moss 1927,  p. 376.

[7]      Le tre tombe sono riportate in unica planimetria e differenziate per colore; la TT294 è in nero.

[8]      La numerazione dei locali e delle pareti segue quella di Porter e Moss 1927, p. 334. La numerazione della TT294 è riportata in colore nero.

[9]      Porter e Moss 1927,  p. 376.

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