Di Giuseppe Esposito
Epoca: Periodo Ramesside
Titolare
| Titolare | Titolo | Necropoli[3] | Dinastia/Periodo | Note[4] |
| Paraemheb[5] | Supervisore del magazzino | Dra Abu el-Naga | Periodo Ramesside |
Biografia
Unica notizia biografica ricavabile il nome del padre, Userhat, a sua volta Capo del magazzino di Amon[6].
La tomba
TT302 si presenta planimetricamente con un’unica sala trasversale poco rifinita. Sulle pareti: su tre registri sovrapposti (1 in planimetria[7]) scene di cucina e di immagazzinamento; un carro con il relativo carrista addormentato, il defunto, con un cane sotto la sedia, sotto un albero dinanzi a un padiglione con offerte per Thermutis e una danzatrice; scene di misurazione di grano e cereali.
Su uno dei lati corti (2), su quattro registri, donne che recano scatole, scene di pulizia e lavaggio sotto gli alberi. Poco oltre (3), su tre registri, il defunto e la moglie ricevono mazzi di fiori da portatori di offerte; il defunto, i suoi genitori e una figlia, tutti inginocchiati, in offertorio ad Amenhotep I e alla regina Ahmose Nefertari; scene di banchetto funebre con suonatrici (arpiste, liutiste), ospiti e un uomo che riempie giare di vino.
Su altre pareti (4 – 5), uomini in offertorio e un uomo inginocchiato accanto a una barca offerta ad Anubi rappresentato come sciacallo. Sul fondo della sala, in una nicchia (6), preti e tavole di offerte nonché la dea Hathor rappresentata come vacca sacra[8].
Fonti
- Gardiner e Weigall 1913
- Donadoni 1999, p. 115.
[1] La prima numerazione delle tombe, dalla n.ro 1 alla 253, risale al 1913 con l’edizione del “Topographical Catalogue of the Private Tombs of Thebes” di Alan Gardiner e Arthur Weigall. Le tombe erano numerate in ordine di scoperta e non geografico; ugualmente in ordine cronologico di scoperta sono le tombe dalla 253 in poi.
[2] Nella sua epoca di utilizzo, l’area era nota come “Quella di fronte al suo Signore” (con riferimento alla riva orientale, dove si trovavano le strutture dei Palazzi di residenza dei re e i templi dei principali dei) o, più semplicemente, “Occidente di Tebe”.
[3] le Tombe dei Nobili, benché raggruppate in un’unica area, sono di fatto distribuite su più necropoli distinte.
[4] Le note, sovente di inquadramento topografico della tomba, sono tratte dal “Topographical Catalogue” di Gardiner e Weigall, ed. 1913 e fanno perciò riferimento alla situazione del’epoca.
[5] Porter e Moss 1927, p. 382
[6] Porter e Moss 1927, p. 381.
[7] La numerazione dei locali e delle pareti segue quella di Porter e Moss 1927, p. 370.
[8] Porter e Moss 1927, p. 381.

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