Di Giuseppe Esposito
Epoca: XVIII dinastia (Amenhotep III?)
Titolare
| Titolare | Titolo | Necropoli[3] | Dinastia/Periodo | Note[4] |
| sconosciuto[5] | Non noto | Dra Abu el-Naga | XVIII dinastia (Amenhotep III ?) |
Biografia
Nessuna notizia biografica ricavabile[6].
La tomba
Planimetricamente TT333 è strutturata con forma a “T” rovesciata tipica delle sepolture del periodo: a una sala trasversale segue una sala perpendicolare alla precedente.
Un breve corridoio (1 in planimetria[7]), sulle cui pareti sono rappresentati il defunto e la moglie, immette nella sala trasversale; sulle pareti: un prete (2), seguito da tre uomini, offre libagioni.
Su altra parete (3), il defunto offre aromi su un braciere (?) mentre uomini trasportano giare di vino.
Sul lato corto della sala (4), in due registri sovrapposti, un prete in offertorio dinanzi a Osiride e alla dea dell’Occidente (Hathor); poco oltre (5) persone, suppellettili funerarie, giare di vino e altre offerte.
Un secondo corridoio dà accesso alla sala perpendicolare; sulle pareti: scena di tre divinità femminili (non specificate) (6); scena del trasporto funebre della mummia (7) verso la piramide della tomba; misurazione del grano (8), uomini con capi di vestiario (9) e portatori di giare di vino; una fanciulla (10) (forse una figlia) in offertorio al defunto e alla moglie (?).
Sul fondo una nicchia (11) recante un prete, portatori di offerte con rami di palma e una prefica piangente[8].
Fonti
- Gardiner e Weigall 1913
- Donadoni 1999, p. 115.
[1] La prima numerazione delle tombe, dalla n.ro 1 alla 253, risale al 1913 con l’edizione del “Topographical Catalogue of the Private Tombs of Thebes” di Alan Gardiner e Arthur Weigall. Le tombe erano numerate in ordine di scoperta e non geografico; ugualmente in ordine cronologico di scoperta sono le tombe dalla 253 in poi.
[2] Nella sua epoca di utilizzo, l’area era nota come “Quella di fronte al suo Signore” (con riferimento alla riva orientale, dove si trovavano le strutture dei Palazzi di residenza dei re e i templi dei principali dei) o, più semplicemente, “Occidente di Tebe”.
[3] le Tombe dei Nobili, benché raggruppate in un’unica area, sono di fatto distribuite su più necropoli distinte.
[4] Le note, sovente di inquadramento topografico della tomba, sono tratte dal “Topographical Catalogue” di Gardiner e Weigall, ed. 1913 e fanno perciò riferimento alla situazione del’epoca.
[5] Porter e Moss 1927, p. 399.
[6] Porter e Moss 1927, p. 399.
[7] La numerazione dei locali e delle pareti segue quella di Porter e Moss 1927, p. 9.
[8] Porter e Moss 1927, p. 399.

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