LE CONCHIGLIE NELL'ANTICO EGITTO

LE CONCHIGLIE DI OSTRICA DEL MEDIO REGNO

Decorazioni militari o uso funerario?

Non sono sopravvissuti fino a noi reperti realizzati con le conchiglie o ispirati ad esse risalenti all’Antico regno, se si eccettua la conchiglia che ho pubblicato come locandina di questa minirubrica; per contro ne abbiamo parecchi risalenti al Medio Regno.

Riprendo qui, approfondendolo, l’argomento delle conchiglie d’ostrica del Medio Regno con inciso il cartiglio di Senwosret o Kheperkara già introdotto da Francesco Alba, Grazia Musso e Dave Robbins.

Questi particolari pendenti, come ci ha a suo tempo spiegato Francesco, “sono stati realizzati da una conchiglia comunemente detta meleagrina, il cui nome scientifico è Pinctada margaritifera. Si tratta di un mollusco bivalve appartenente alla famiglia Pteridae che vive nei mari caldi dell’Indo-Pacifico”..

Dal guscio lucidato fino al suo strato interno di madreperla iridescente gli Egizi ricavavano pendenti della misura di circa 10 x 10 cm. dotati di due fori nella parte superiore in modo da poterli infilare ed appendere al collo; ne sono stati rinvenuti una cinquantina di esemplari recanti incisi al centro della superficie esterna convessa i nomi Senwosret o Kheperkara.

Lo studio di queste conchiglie fu avviato nel 1932 da Herbert E. Winlock, che ne esaminò ventotto ed ipotizzò che fossero onorificenze conferite ai soldati che si erano particolarmente distinti per il proprio valore in battaglia, oppure che contraddistinguessero gli appartenenti ad un battaglione prestigioso costituito dal sovrano e sciolto alla sua morte, oppure i membri della sua guardia del corpo.

Le conclusioni di Winlock, che attribuisce gli oggetti al primo Medio Regno, muovono dall’analisi del famoso pendente del Metropolitan Museum of Art di New York.

FOTO N. 1 – LA CONCHIGLIA DEL MET DI NEW YORK con inciso il cartiglio di Senwosret I, XII dinastia – da Gebelein (Krokodilopolis).
Dimensioni: L. 10 × H. 10 cm – Numero di adesione: 23.2.76a
In origine le macchie di balsamo dovevano essere molto più ampie, perché l’interno della conchiglia reca numerosi graffi, probabilmente provocati per toglierle con uno strumento appuntito.
http://metmuseum.org/art/collection/search/556016

L’oggetto è ben conservato, pur avendo lievi scheggiature sul lato destro e nella parte superiore e reca inciso il cartiglio con il nome del trono di Senwosret I (Kheperkara) i cui geroglifici hanno tratti distintivi particolari, identici a quelli trovati su altri pendenti analoghi: la barretta orizzontale alla base del cartiglio ha al centro quattro lineette verticali ed il segno ka con i pugni chiusi ad anello ha due trattini verticali al centro del segno orizzontale.
L’oggetto fu venduto a Winlock nel 1923 da Sayed Melettam, un commerciante di antichità di Luxor che rifornì il MET per vent’anni; nell’occasione egli gli vendette anche un parabraccio di pelle nera che gli arcieri allacciavano all’interno dell’avambraccio per proteggerlo dalla corda dell’arco e dell’estremità della freccia quando veniva scoccata (FOTO N. 2).

FOTO N. 2 – IL PARABRACCIO IN PELLE DI GEBELEIN VENDUTO CON LA CONCHIGLIA DEL MET – XII DINASTIA?
Dimensioni: L. 2,7 × L. 7,9 × P. 6 cm- Numero di adesione: 23.2.76b
https://www.metmuseum.org/art/collection/search/556018

Melettam riferì che i due oggetti erano stati rinvenuti sul braccio di una mummia di sesso indeterminato portata alla luce a Gebelein, e sembrava verosimile che così fosse, in quanto un pendente analogo era già stato trovato nella medesima località da E. Schiaparelli nel 1911 ed è ora conservato al Museo Egizio di Torino (FOTO N. 3).
Sulla conchiglia inoltre vi erano macchie che Winlock ritenne lasciate dal parabraccio e che lo portarono ad ipotizzare che il proprietario della conchiglia fosse un soldato e più precisamente un arciere.

FOTO N. 3 – LA CONCHIGLIA TROVATA DA SCHIAPARELLI A GEBELEIN, CON IL CARTIGLIO DI KHEPERKARA, ORA AL MUSEO EGIZIO DI TORINO (N. INV. S. 14130)

Tale convinzione venne rafforzata dal ritrovamento di altre conchiglie con il cartiglio di Senwosret che sembravano riferibili all’ambiente militare perchè nel corredo funerario al quale appartenevano erano presenti anche armi.
Due di esse furono rinvenute a Qubbet el-Hawa: la prima è oggi custodita al Nubian Museum di Aswan (N. d’inv. JdE 36398 – FOTO N. 4) e si trovava sul petto di una mummia che aveva tra le bende anche un pugnale di bronzo, un filo di perle di agata rossa e un filo di grandi perle di porcellana verdastra; la seconda è stata trovata insieme a frecce con punta di selce in una tomba la cui ubicazione è oggi perduta a causa del rapporto di scavo molto vago.

FOTO N. 4 – CONCHIGLIA CON IL CARTIGLIO DI SENWOSRET TROVATA A QUBBET EL-HAWA OGGI CUSTODITA AL NUBIAN MUSEUM DI ASWAN (N. INV. JdE 36398)

Un altro pendente identico è stato rinvenuto a Deir el-Rifa insieme ad un filo di perline in maiolica a forma di mosca, insetto che forse già nel Medio Regno simboleggiava il coraggio in battaglia ed era una decorazione riservata ai militari (FOTO N. 5).

FOTO N. 5 – CONCHIGLIA DI EL RIFA, RINVENUTA CON LA COLLANA COSTITUITA DA TANTE PERLINE DI MAIOLICA A FORMA DI MOSCA, XII DINASTIADimensioni: H. 9,5 cm; larghezza 9,3 cm; Museo di Manchester, Università di ManchesterNumero di adesione: SL.3.2015.29.5

FONTI:

OUDA MEKAWY A. M., Egyptian Middle Kingdom Oyster Shells with Royal Names: Function, Chronology and Gender Issues, in BIFAO 119 (2019), a questo link: https://doi.org/10.4000/bifao.1342

Ulteriori informazioni si trovano ai link indicati nelle didascalie delle singole foto, che contengono anche i dovuti crediti; ove non siano indicati, le immagini sono state tratte dall’articolo del prof. OUDA MEKAWI.

LINK AL POST DI FRANCESCO ALBA https://www.facebook.com/groups/449981545805222/permalink/1237407907062578/?app=fbl:

LINK AL POST DI MEDITERRANEO ANTICO CONDIVISO DA GRAZIA MUSSO https://www.facebook.com/…/pfbid029sjdQscRqgjAcPxRmJciB…

LINK AL POST DI DAVE ROBBINS https://www.facebook.com/photo/?fbid=10110320540860217…ch/557211

LE CONCHIGLIE NELL'ANTICO EGITTO

LE CONCHIGLIE DELLE PERSONE COMUNI

Gioielli con conchiglie utilizzati dalle persone comuni

Le conchiglie erano molto decorative, ma non tutti potevano permettersele perchè dovevano essere portate dalle zone costiere e lavorate; si diffusero quindi riproduzioni in steatite smaltata, che offrivano comunque una buona resa estetica ad un prezzo più contenuto. Esempi interessanti sono offerti dagli oggetti raffigurati nelle immagini, meglio descritti nelle didascalie.

Perlina in steatite a forma di cauri risalente al Nuovo regno e venduta ad un privato in un’asta pubblica. Sul retro, piatto sono incisi un segno ankh, fiancheggiato da due segni nefer e da altri due segni che non so individuare. https://www.liveauctioneers.com/…/egyptian-steatite…/

Minuscolo pendente in pasta di vetro (?) a forma di conchiglia trovato ad Amarna e venduto ad un privato in un’asta pubblica. Immagine da Internet. Non ho altre informazioni

Anche questo amuleto a forma di conchiglia è realizzato in steatite smaltata; esso risale al periodo compreso tra il Medio Regno ed il Secondo Periodo Intermedio (XII – XVII dinastia) reca inciso il nome di intronizzazione di Amenemhat III (Nimaatre), fiancheggiato da pilastri djed ed ankh che simboleggiano stabilità e vita.
Come i più grandi pendenti in madreperla con inciso il cartiglio di Senwosret, reca due fori per poter essere appeso al collo con una corda.
Dimensioni: L. 3 × H. 2,7 cm
Numero di adesione: 10.130.976
https://www.metmuseum.org/art/collection/search/556148

Questa collana in steatite smaltata lunga 40,5 cm. è composta da perle sferiche, perle a forma di ciprea ed uno scarabeo centrale risale al Tardo Medio Regno-inizio Nuovo Regno, ed è stata trovata insieme ad altri oggetti a ovest della piramide di Amenemhat I, apparentemente abbandonata dai tombaroli. Lo scarabeo risale alla tarda XIII dinastia ed è stato probabilmente realizzato in un laboratorio nel sito del Delta di Tell el-Dab’a. Si trova al MET di New York ed è identificata dal n. 22.1.1279 https://www.metmuseum.org/art/collection/search/557211

LE CONCHIGLIE NELL'ANTICO EGITTO

LE CONCHIGLIE NEL PERIODO PREDINASTICO

Elementi decorativi e potenti amuleti

Fin dall’epoca predinastica gli antichi Egizi amavano adornarsi con i gioielli, che, naturalmente, erano di materiale più o meno pregiato in relazione alle capacità economiche ed allo status sociale di chi li indossava; anche gli uomini ed i bambini portavano collane, bracciali, anelli, orecchini e pettorali, che dopo la morte del proprietario venivano lasciati indosso alla mummia o posti tra le bende, oppure deposti nella tomba come parte del corredo funerario.

L’artigiano realizzava i gioielli con metalli preziosi, pietre dure e materiali organici come l’avorio, il corallo e la madreperla che veniva importata dal Mediterraneo e dal Mar Rosso, ma i primi ornamenti utilizzati dagli Egizi furono le conchiglie, che senza alcuna lavorazione preventiva venivano forate per poterle infilare in corde e renderle così indossabili; esse erano anche combinate con pietre di vari colori, assumendo un valore estetico e di identificazione sociale ma soprattutto protettivo, in quanto si pensava che fossero potenti amuleti capaci di difendere da calamità, malattie, animali feroci e sterilità.

Sono state trovate collane di conchiglie anche nelle sepolture più modeste di siti predinastici come Hierakonpolis, dove gli unici altri beni posti accanto al defunto erano vasi di terracotta.

COLLANA DI PERLINE

Circa. 4000 – 3000 a. C.
Museo egizio di Barcellona
FOTO di Akhenatenator – di dominio pubblico – da Flickr

COLLANA DI PERLINE


Predinastico, Naqada III (ca. 3300–3100 a.C)
Centoquattro perle di vari materiali e forme: conchiglia, maiolica, corniola, lapislazzuli, pietra calcarea smaltata. L’incordatura è moderna.
Proveniente da Abu Zaidan, Egitto
Perla più grande: (1,6 x 0,9 cm)
NUMERO DI ADESIONE 09.889.304
LINEA DI CREDITO Fondo Charles Edwin Wilbour
acquistato ad Abu Zaidan, Egitto da Henri de Morgan di Francescas il quale lo vendette poi al Brooklyn Museum.
Fotografia del Museo di Brooklyn, 21/9/2007
https://www.brooklynmuseum.org/opencollection/objects/3273

BRACCIALETTO DI PERLINE


Predinastico, Badariano (ca. 4400–3800 a.C)
Proveniente dall’Alto Egitto settentrionale, Matmar, Tomba 6001, scavi BSAE/Brunton, 1931
materiali: osso, serpentinite, conchiglia
Dimensioni: L. 15 cm.
Linea di credito: Fondo Rogers, 1932
Numero di adesione: 32.2.42
https://www.metmuseum.org/art/collection/search/557613

COLLANA DI PERLINE


Possibile provenienza: Abu Zaidan, Egitto
Predinastico – Naqada III – CA. 3300 – 3100 a. C. .
DIM. più grande: 2,9 cm. – media 0,7 cm.
LINEA DI CREDITO Fondo Charles Edwin Wilbour
Centosessantadue perle di vari materiali e forme: conchiglie tagliate in perline di diverse dimensioni, piccolissimi cilindri di maiolica rossa e di maiolica verde, conchiglie troncate, conchiglie fusiformi forate come pendenti e quattro conchiglie piuttosto grandi di tipo ciprea con il dorso tagliato. Incordatura moderna.
Fotografia del Museo di Brooklyn, 21/9/2007
https://www.brooklynmuseum.org/opencollection/objects/3273