Di Giuseppe Esposito


Titolare
| Titolare | Titolo | Necropoli[2] | Dinastia/Periodo | Note[3] [4] |
| Mentuherkhepshef | Sindaco di Qusiya (Abusir) | Dra Abu el-Naga | XVIII dinastia (Thutmosi III) (?) | ai piedi della collina settentrionale, a meno di 100 iarde (circa 90 m) dalla TT11 |
Biografia
Unica notizia biografica ricavabile dalla TT20 è il nome della madre: Taysent
La tomba
L’accesso alla TT20 è possibile da una corte, in cui si apre anche quello alla TT165. Un corridoio non ultimato (1 in planimetria), sulle cui pareti si trovano frammenti di testo, dà accesso ad una anticamera (2) con scene del defunto assiso. Segue una sala trasversale con disegni (non ultimati) del dio Bes (3). Un breve corridoio dà accesso ad una camera perpendicolare alla precedente; su uno dei lati lunghi (4-5) scene della cerimonia funeraria con il trasporto del sarcofago e la messa a dimora di un albero di ulivo; sono rappresentati inoltre prigionieri nubiani. Frammenti di dipinto parietale rappresentanti uomini recanti unguenti provengono, forse, da uno dei lati corti della sala (6). Sull’altro lato lungo (7), Mentuherkhepshef accompagnato da attendenti a caccia di capre selvatiche nel deserto; al termine del lato lungo (8) elenchi rituali di offerte. Il soffitto, pure dipinto, è ormai ridotto in condizioni di illeggibilità. la sala si conclude in una sala appena abbozzata che lascia supporre che i lavori di realizzazione della tomba si siano interrotti in occasione della morte del titolare.
Per maggiori informazioni sul misterioso rito del “tekenu” raffigurato sulle pareti della TT20, vedi anche: IL RITO DEL TEKENU
Fonti
- Porter e Moss 1927, pp. 34-35.
- Gardiner e Weigall 1913
- Donadoni 1999, p. 115.
- Porter e Moss 1927, p. 35.
- Porter e Moss 1927, pp. 34-35
[1] La numerazione dei locali e delle pareti segue quella di Porter e Moss 1927, pp. 34-35 (in diversa colorazione le due tombe rappresentate).
[2] Nella sua epoca di utilizzo, l’area era nota come “Quella di fronte al suo Signore” (con riferimento alla riva orientale, dove si trovavano le strutture dei Palazzi di residenza dei re e i templi dei principali dei) o, più semplicemente, “Occidente di Tebe”.
[3] le Tombe dei Nobili, benché raggruppate in un’unica area, sono di fatto distribuite su più necropoli distinte.
[4] Le note, sovente di inquadramento topografico della tomba, sono tratte dal “Topographical Catalogue” di Gardiner e Weigall, ed. 1913 e fanno perciò riferimento alla situazione del’epoca.