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STATUINA DI ISIDE-AFRODITE

Terracotta dipinta – Altezza 41 cm
Museo Egizio di Torino
Collezione Drovetti – C. 7215

Dall’Egitto di epoca romana è giunto sino a noi un discreto numero di statuine simili a questa, raffiguranti donne nude con alcuni simboli ricorrenti, quali un kalathos con ghirlanda di fiori sul capo, una doppia fascia colorata che si incrocia sul petto tra i seno, gioielli e nastri policromi.

Le figure, caratterizzate da un corpo morbido e carnoso dipinto a vivaci colori, hanno una forte connotazione erotica determinata dal fatto che esse rappresentano la dea dell’amore Afrodite, qui assimilata a Iside.

Entrambe le divinità erano anche ritenute protrettrici delle donne e ciò spiega la destinazione d’uso di queste piccole immagini che entravano a far parte della dote delle novelle spose con una chiara funzione beneaugurale.

A livello iconografico è difficile scorgere nelle statuine di Iside-Afrodite elementi tipicamente egizi dal momento che esse risultano fortemente influenzate dallo stile ellenistico di epoca romana.

Guardando questa statuina appare evidente che l’arte egizia è ormai molto lontana

Non si può nemmeno parlare di stile ibrido egizio – ellenistico perché qui c è un predominio assoluto della componente classica.

Con la conquista romana dell’ Egitto tutta la cultura locale di antica matrice faraonica subì un’ulteriore trasformazione, preludio della sua definitiva scomparsa.

Fonte e fotografia

I Grandi Musei : Torino Museo Egizio – Silvia Einaudi – Edizioni Electa

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