“MADRE DEL NUOVO REGNO”
Di Francesco Alba
Vissuta nel corso della Diciassettesima Dinastia, Tetisheri (Teti “la piccola”) fu sposa di Senakhtenra Ta’o I (1500 a.C.) a Tebe e madre di Seqenenra Ta’o II, caduto sul campo di battaglia combattendo contro gli Hyksos, e della regina Ahhotep.
Fu ava (e probabilmente reggente nei primi anni del regno) del re Ahmose, il quale, dopo la morte di suo fratello Kamose, portò a compimento ciò che suo padre aveva iniziato e il suo trionfo sugli odiati invasori asiatici stanziati nel Delta annunciò l’inizio del Nuovo Regno e dell’epoca d’oro della Diciottesima Dinastia (1550-1070 a.C.), con la sua lunga lista di nomi illustri.
Di origini non nobili, Tetisheri era figlia di un giudice di nome Tjenna e di sua moglie Neferu. Alla morte di Ta’o I, installò suo figlio e sua figlia sul trono e promosse gli sforzi bellici finalizzati a cacciare gli Hyksos.
Mantenne la sua leadership nel palazzo di Deir el-Ballas, a nord di Tebe, e visse fino a vedere l’Egitto liberato dagli Asiatici e riunificato, raggiungendo l’inconsueta età di 70 anni.
La regina Tetisheri fu venerata dalle generazioni successive per la sua potente influenza nelle fortune della dinastia e della nazione.
Decreti furono emessi da Ahmose (1550-1525 a.C.) al riguardo del suo servizio alla nazione.
A circa 600 metri dalla sua piramide in Abido, Ahmose eresse un complesso funerario a lei dedicato. All’interno del cenotafio fu collocata una stele in calcare (attualmente al Museo del Cairo – CG 34002) raffigurante la regina che indossa il caratteristico copricapo-avvoltoio e suo nipote nell’atto di presentarle delle offerte. Il testo sotto la lunetta descrive come Ahmose avesse pianificato di costruire queste strutture per la sua antenata nei pressi del suo stesso complesso funerario, dotandole altresì di numerose proprietà terriere e schiere di sacerdoti che le avrebbero assicurato la continuità dei riti funerari.
“Mai i re del passato avevano fatto una cosa simile per le loro madri” – La stele di Ahmose (secondo la trascrizione di K. Sethe)
L’Horus: Toro in Tebe, il dio buono, il signore delle Due Terre, Nebpehtira
Il Figlio di Ra, del suo corpo: Ahmose, dotato di vita per sempre. Ogni protezione e vita siano con lui.
Un’offerta funeraria. La sposa del Re e madre del Re, Tetisheri (possa vivere per sempre!)
Avvenne che Sua Maestà sedesse nella sala delle udienze,
Il re dell’Alto e Basso Egitto: Nebpehtira; Figlio di Ra: Ahmose, dotato di vita
e parimenti la reggente, grande di lode e in alta considerazione, la figlia del Re, la sorella del Re,
la sposa del dio e grande sposa reale Ahmose Nefertari (possa ella vivere!) stava di fronte a Sua Maestà.
Uno parlò all’altra, considerando che cosa sarebbe stata di beneficio per la defunta: versare dell’acqua, presentare offerte sull’altare, rinnovare la tavola delle offerte, ad ogni festa stagionale, alla festa della luna nuova, alla festa mensile, la processione dei sacerdoti Sem, l’offerta della sera, il quinto e il sesto giorno del mese, la festa Haker, La festa Wag, la festa di Toth, e tutte le feste del cielo e della terra.
Disse sua sorella replicando a lui: “Perché si fa menzione di questo? Perché sono state pronunciate queste parole? Cosa ti è venuto in mente?”
Il Re stesso disse a lei: “Sono io che mi sono ricordato della madre di mia madre, della madre di mio padre, la grande sposa reale e madre del re, Tetisheri, giustificata. La sua tomba e il suo cenotafio sono in questo momento sul suolo di Tebe e Tawer.
Dico questo a te, come la Mia Maestà ha voluto che fossero edificati per lei una piramide ed un tempio nella necropoli, presso i monumenti della Mia Maestà. Il suo lago è stato scavato, piantati i suoi alberi, confermato il suo pane sacrificale e dotato di personale, fornito di campi, dotato di bestiame; sacerdoti funerari e sacerdoti lettori compiono il loro dovere, ogni uomo conosce le sue regole”.
Invero, Sua Maestà pronunciò queste parole mentre si stavano realizzando le opere da lui menzionate. Questo fece Sua Maestà perché l’amava più di ogni altra persona.
Mai i re del passato hanno fatto qualcosa di simile per le loro madri.
Sua Maestà stese il suo braccio, stese la sua mano e recitò per lei:
Un’offerta reale; Geb, l’Enneade, la piccola Enneade, […] [Anubi], quello nel chiosco del dio, mille pani, birra, manzo, volatili, vacche, […] per […]
P.S.: Una statua della regina Tetisheri si trova al British Museum ma attualmente si ritiene che si tratti di un falso realizzato molto tempo dopo la sua morte. Nella raffigurazione Tetisheri indossa il copricapo-avvoltoio riservato alle madri reali degli eredi al trono. I suoi resti mummificati furono scoperti in un sarcofago databile al regno di Ramses I (Diciannovesima Dinastia), indizio di una sua probabile risepoltura nel corso della Ventunesima Dinastia.
Riferimenti
- MJ Nederhof, Tetisheri, Stela of Ahmose honouring. Transcription of the stela of king Ahmose honouring Tetisheri, following the transcription of Sethe (K. Sethe. Urkunden der 18. Dynastie, Volume I. Hinrichs, Leipzig, 1927), number 7 (pp. 26-29). 2014
- S. Hague, Ahmose: “Let my people go.” Nile Magazine #13 April-May 2018
- MR Bunson, Encyclopedia of Ancient Egypt. Revised Edition. Facts On File, Inc. 2002