Arte militare

TATTICHE MILITARI EGIZIE

Manovra Avvolgente
Manovra Convergente

Di Livio Secco

Questo argomento è una specificazione di quello dedicato all’interrogatorio degli esploratori catturati a Qadesh per rispondere alla domanda:

Poiché ritengo che il quesito sia di interesse generale sarà opportuno risponderle con un post specifico.

Definire una manovra militare “a tenaglia” è molto poco professionale però rende bene l’idea di una formazione militare che si faccia sorprendere ed attaccare contemporaneamente da due direzioni diverse, preferibilmente opposte. In questo modo per il difensore non ci sarà scampo.

L’OPLOLOGIA EGIZIA, quasi totalmente trascurata in Italia, ci insegna che i thutmosidi applicavano la MANOVRA CONVERGENTE mentre i ramessidi preferivano la MANOVRA AVVOLGENTE.

Entrambe si basavano su questo semplice concetto.

L’Asia veniva invasa con una spedizione militare completa di carreria, fanteria (pesante, leggera, arcieri) e logistica. Arrivati a Megiddo l’ala sinistra dell’esercito si distaccava dal grosso e proseguiva verso Nord sulla VIA COSTIERA, mentre tutto il resto della formazione proseguiva sulla VIA ORIENTALE.

Il grosso avrebbe impegnato il nemico, mentre l’ala sinistra, convergendo al momento opportuno avrebbe preso alle spalle l’avversario. Una vera e propria “tenaglia”.

Ma se il movimento reciproco delle due formazioni era identico perché definire l’avvicinamento in modo diverso?

Semplicemente perché la MANOVRA CONVERGENTE prevedeva che l’ala sinistra rimanesse dotata della propria logistica. Ciò obbligava la formazione a rimanere sulle strade battute avendo al seguito dei pesanti carriaggi. Quindi attraversava ogni centro abitato asiatico.

Diversamente la MANOVRA AVVOLGENTE lasciava proseguire l’ala sinistra sulla Via Costiera ma senza la logistica. Ciò permetteva alla formazione laterale di proseguire più speditamente perché non appesantita dai carriaggi. Inoltre essa poteva evitare l’attraversamento dei centri abitati perché non necessitava delle strade battute e quindi poteva passare più inosservata agli occhi del nemico risultando meno intercettabile.

Un suo problema era che per la sussistenza dipendeva dal grosso dell’esercito il quale possedeva tutta la logistica, anche quella dell’ala sinistra. Ciò significava che tra l’ala e il grosso avvenivano spesso contatti.

Di converso c’era una notevole positività. Il re sapeva sempre perfettamente dov’era la sua ala, appunto perchè i contatti avvenivano più volte al giorno.

Questo salvò Ramesse durante la battaglia.

Molti commentatori parlano di un arrivo fortunoso e casuale di rinforzi non ben definiti, non ben identificati. Addirittura si parla di contingenti locali di città alleate.
Assolutamente sbagliato.
Era l’ala sinistra.
Ramesse quando capì che la sorpresa tattica dell’ala era ormai svanita richiese la sua immediata presenza sul campo di battaglia. Di più. Si fece urgentemente anticipare le unità carriste (più veloci) in modo da contenere l’aggressione della proiezione ittita sulla Amon. Chi lo dice? Ma il semplice fatto che la carreria dell’ala sinistra non si posizionò dietro gli Ittiti con un largo giro della pianura, ma si ridispiegò a fianco del faraone segno evidente che gli ordini precedenti erano completamente stati cambiati per la nuovissima e gravissima situazione tattica.

Per essere più chiaro allego le due diapositive relative al cambio tattica, prese dalla conferenza e dal Quaderno di Egittologia 10.

DIAPOSITIVA 1: IL PIANO DI BATTAGLIA ORIGINALE
Ubicato il nemico la Amon e la Ra sosterranno i primi assalti e si impegneranno in un’azione di logoramento delle unità ittite dando tempo alla Ptah e alla Seth di raggiungere il campo di battaglia per assestare il colpo finale.
Dalla costa, attraverso il passo di Eleutherós, giungerà l’ala sinistra a chiudere ogni possibile via di fuga di Muwatalli.
Da tenere ben presente come l’analisi del territorio dimostri che l’unica via di fuga per gli asiatici sia verso EST dove appunto si apposterà l’ala sinistra. Ad OVEST il terreno si alza su rilievi significativi, mentre verso Est c’è la pianura del fiume Oronte.

DIAPOSITIVA 2: IL NUOVO PIANO DI BATTAGLIA
Con sufficiente tempismo compare sul campo di battaglia l’ala sinistra che, uscita dal passo dell’Eleutherós ha raggiunto velocemente la piana di Qadesh.
Però non raggiunge il punto previsto per tagliare la ritirata degli Ittiti ma, molto più opportunamente, si ridispiega a fianco di Ramesse II.
Anche se i resoconti egizi a proposito tacciono, questo significa che erano partiti dei messaggeri in direzione della costa per allertare l’ala sinistra facendone anticipare almeno le formazioni carriste che erano le più veloci e delle quali il faraone aveva assoluta necessità.
Il fatto che i carri dell’ala sinistra si ridispieghino immediatamente a fianco di Ramesse II, già pienamente operativi e in completo assetto da battaglia, vuol dire che avevano ricevuto ordini nuovi e che, quindi, già sapevano che il piano originale non era più valido.

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