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UN’OFFERTA CHE IL RE DÀ

L’ALIMENTAZIONE NELL’ANTICO EGITTO

Di Livio Secco

  

Ho svolto la quarta lezione del Corso di Egittologia, Anno VI, nell’ambito delle attività dell’UniTre di Torino presentando la conferenza “UN’OFFERTA CHE IL RE DÀ – L’alimentazione nell’antico Egitto (Prima parte: gli alimenti)” che è una disamina sul nutrimento nell’antico Egitto.
Non potendo sintetizzare due ore di lezione in un brevissimo post mi permetto di dare solo delle indicazioni di massima di alcuni degli elementi che sono stati trattati.

Ricordo anche che la formulazione funeraria ḥtp-di-(ny-)swt [hetep-di-nisut] un’offertà che il re dà… è quella tradizionale.
Essa è considerata sorpassata dalla grammatica di Grandet & Mathieu. I due filologi francesi propendono per la traslitterazione d-(ny-swt)-ḥtp [ed nisut hetep] e la traducono con possa il re placare…
Ho preferito, solo in questo caso, rimanere (ancora un po’) fedele all’Egittologia Classica.

Esempio di scrittura geroglifica che specifica il dettaglio delle derrate alimentari che il defunto riceverà nell’Aldilà. La stele è la C14 di Irtysen custodita al Louvre.

Alimentazione: il cibo è cultura
L’argomento sembra leggero ma non dobbiamo dimenticare che il cibo, oltre ad essere una risorsa materiale, è da sempre un fatto culturale nella storia dell’Uomo. Il tema dimostra tutta la sua importanza già solo nella dimensione degli incontri.
Nel tentativo di svilupparlo in modo più esaustivo possibile ne sono derivate sei ore di conferenze suddivise in tre lezioni. Quella qui documentata è la prima che mostra, suddividendoli per origine, quali erano gli alimenti presenti sulle tavole degli Egizi.

Alimentazione: il cibo sulle stele funerarie
La lezione inizia con l’analisi di due stele funerarie perché in esse sono spesso indicate le offerte alimentari per i defunti.
Nella prima stele si analizza una formulazione molto sintetica dove viene semplicemente indicata la richiesta di alimenti che il faraone fa agli dei per la vita ultraterrena del defunto.
Nella seconda invece, più estesa in dimensioni, la richiesta prevede il dettaglio delle derrate alimentari per quantità e tipologia.
La lezione prosegue identificando le tipologie di animali, vegetali e minerali che formavano l’alimentazione nell’antico Egitto.

Alimentazione: dal regno animale
La conferenza prosegue suddividendo gli alimenti per regno di origine: animale, vegetale e minerale. Poi specifica per ognuno di essi quali erano le tipologie usate e quelle invece che erano mancanti perché non ancora diffuse.
Per quanto riguarda l’origine animale, oltre ai bovini e agli ovini, facevano parte della dieta egizia anche gli avicoli predati con la cacciagione oppure con l’uccellagione.
Oltre ad essi c’erano i risultati della pesca anche se si trattava quasi esclusivamente di elementi di acqua dolce. Interessante il tentativo di allevamento di specie selvatiche come le iene, le gru, gli struzzi, gli orici, i bubali, eccetera.

Lavorazione nel mattatoio. Il macellaio rimprovera il garzone incitandolo a tenere alta la zampa: “Tira verso di te!”

Regno vegetale: le verdure
Per quanto riguarda il regno vegetale erano importantissime le coltivazioni di granaglie come orzo e farro, non certo il moderno frumento che era sconosciuto. Così com’erano sconosciuti i pomodori, le melanzane, le patate, i peperoni, le arachidi, i fagioli, i fagiolini, gli spinaci e le carote.
Gli egizi invece apprezzavano molto le fave, le lenticchie, i piselli, i ceci, i cetrioli, le zucche, le angurie e le insalate di vari tipi. Per cucinare e per l’illuminazione erano usati gli oli di moringa, di balanite, di ricino, di lino e di olivo, sebbene quest’ultimo fosse di importazione e quindi costoso.

Verdure sconosciute: pomodori, melanzane, patate, peperoni, arachidi, fagioli, fagiolini, spinaci, carote.

Regno vegetale: la frutta
Per quanto riguarda la frutta, essa era poco varia a causa dell’orografia del territorio per cui era limitata a datteri di diverse varietà, fichi, carrube, giuggiole, mandorle, melograni e raramente le mele poiché le piantumazioni in Egitto non attecchivano facilmente.
Sconosciuti erano gli agrumi, i cachi, le albicocche, le ciliegie, le pesche, le nespole, le prugne, i fichi d’India, le banane e i frutti di bosco per ovvie ragioni climatiche.
Storia a parte la fa l’uva per il consumo del fresco e per la vinificazione. Data l’importanza di questo argomento, l’enologia è il tema di monografia che sarà presentata successivamente a completamento dell’alimentazione nell’antico Egitto.

Frutta sconosciuta: agrumi, kaki, albicocca, ciliegie, pesca, nespole, prugna, fico d’india, banane, frutti di bosco.
Altri alimenti sconosciuti: pepe, peperoncino, canna da zucchero, tè, cacao, caffè.

Regno minerale
Per quanto riguarda il regno minerale il natron, il sale marino e il salgemma erano gli elementi base come pure l’allume di rocca.
Il natron oltre ad essere sicuramente importante per le attività di mummificazione, rientrava in tutti i processi di igienizzazione per la pulizia personale e delle stoviglie. Ovviamente all’epoca i saponi non erano ancora stati inventati.

Per dimostrare l’importanza del cibo nell’antico Egitto, la lezione è iniziata presentando una classica formula funeraria offertoria.
L’iscrizione in geroglifico della formula dice che il re fa un’offerta ad una divinità affinché questa conceda, a sua volta, un’invocazione d’offerta allo scopo di fornire al defunto tutto il cibo necessario alla sua sopravvivenza nell’Aldilà.

Poiché il geroglifico è una scrittura magica che invera la realtà, pronunciare anche solo i nomi dei cibi equivale a renderli reali. Questo significa che le tombe e i templi egizi hanno funzionato anche oggi 21 dicembre 2023. I sovrani e i defunti egizi, oggi, sono stati colmati di ogni loro necessità per la vita nell’Oltretomba.

L’invocazione d’offerta poteva presentarsi in due modi:
– sintetica
– dettagliata

  


Questo è un esempio di formula funeraria offertoria SINTETICA.
La stele deriva dalla tomba di Meni, che fu il direttore dei templi delle piramidi dei sovrani Pepi I (2276-2228+25) e Mer-en-Ra (ca.2227-2217+25), ma che visse fino al regno di Pepi II (2216-2153+25). La tomba del funzionario è a Dendera, appartiene all’Antico Regno, ed è datata alla VI dinastia (ca.2305-2118+25). È un esempio di un’invocazione di offerta alimentare breve senza il dettaglio delle derrate. Il testo si legge da destra a sinistra, dall’alto verso il basso.

  

E’ venuto il momento di esemplificare una formula offertoria DETTAGLIATA.
Per fare ciò consideriamo la stele dell’artigiano scultore Irtysen custodita presso il Museo del Louvre e conosciuta con il codice C14. Si tratta di un manufatto risalente al regno di Mentuhotep II, un sovrano dell’XI dinastia e quindi appartenente al Medio Regno.

Le tre lezioni sull’alimentazione degli Egizi hanno inaugurato la Collana dei Quaderni di Egittologia, infatti riportano il progressivo 1, 2 e 3. Chi volesse approfondire il discorso li può trovare qui:

I NUTRIMENTI: https://ilmiolibro.kataweb.it/…/unofferta-che-il-re-da…/

LA CUCINA: https://ilmiolibro.kataweb.it/…/unofferta-che-il-re-da…/

PREPARAZIONE, CONCETTI E VISITA MERCATALE: https://ilmiolibro.kataweb.it/…/unofferta-che-il-re-da…/

  

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