Di Giuseppe Esposito



Titolare
| Titolare | Titolo | Necropoli[2] | Dinastia/Periodo | Note[3] |
| Nebamon | Scriba e medico del re | Dra Abu el-Naga | XVIII dinastia (Amenhotep II) (?) | sulla collina a circa 150 yards (circa 140 m) sopra il deposito, a nord-ovest della TT16 |
Biografia
Nebamon, medico reale e scriba, fu figlio di Nebseny, giudice. Il nome della moglie, non completamente preservato, è stato interpretato come Ta[..]nefer.

La tomba
Per maggiori dettagli sui dipinti della tomba di Nebamon, vedi anche: https://laciviltaegizia.org/2023/01/11/i-dipinti-della-cappella-funeraria-di-nebamun/
La tomba, che presenta vivide scene di vita anche privata, ricalca lo stile tipico del periodo a “T” rovesciata. Ad un ingresso, in cui la decorazione parietale rappresenta il defunto in offertorio agli dei Anubi e Amon nonché allo stesso defunto e alla moglie, sotto la cui sedia un cane mangia frutta e cipolle, da parte di un uomo (il figlio?).


In altre scene il defunto offre, portate da piccole fanciulle, specchi e piccoli contenitori di kohl ai suoi genitori in presenza di musicisti tra cui un’arpista e un suonatore di liuto.
Poco oltre, il defunto, con un assistente, sovrintende al riempimento di contenitori di grano e alla loro pesatura mentre giovani donne gli offrono del vino ed altre sono intente a cuocere cibi in un forno e a fabbricare la birra.

Un altro breve corridoio conduce ad una camera in cui le rappresentazioni parietali concernono scene di offertorio del defunto e della moglie agli dei Anubi e Osiride; sono inoltre presenti inni dedicati a Ra, scene del corteo funebre e del pellegrinaggio ad Abydos nonché processioni funerarie e offertori in presenza della mummia.





Fonti
- Porter e Moss 1927, p. 29.
- Gardiner e Weigall 1913
- Donadoni 1999, p. 115.
- Porter e Moss 1927, p. 29.
- Porter e Moss 1927, pp. 29-31
[1] La prima numerazione delle tombe, dalla n.ro 1 alla 253, risale al 1913 con l’edizione del “Topographical Catalogue of the Private Tombs of Thebes” di Alan Gardiner e Arthur Weigall. Le tombe erano numerate in ordine di scoperta e non geografico; ugualmente in ordine cronologico di scoperta sono le tombe dalla 253 in poi.
[2] le Tombe dei Nobili, benché raggruppate in un’unica area, sono di fatto distribuite su più necropoli distinte.
[3] Le note, sovente di inquadramento topografico della tomba, sono tratte dal “Topographical Catalogue” di Gardiner e Weigall, ed. 1913 e fanno perciò riferimento alla situazione del’epoca.
[4] La rappresentazione del lago di Nebamon è sintomatica dei canoni dell’arte egizia in cui, benché è noto che i pittori egizi sapessero rappresentare la prospettiva, la cosa più importante era che ogni soggetto fosse facilmente e incontestabilmente identificabile. Perciò lago in pianta, ma alberi che lo circondano, e pesci nel lago, rigorosamente di profilo.
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