Di Patrizia Burlini

Queste statuette di prigionieri, conservate al NMEC, appartengono alla XIX Dinastia, 1295-1186 BC.
Statuine come queste venivano utilizzate in rituali sacri che venivano svolti nei templi con l’intento di proteggere l’Egitto e il sovrano dai nemici.
I riti di esecrazione, diffusi in Egitto fin dall’Antico Regno, sono comparabili, semplificando, a moderni riti woodoo oppure esorcismi. Sulle statuine, con le sembianze del nemico, in questo caso i Siriani, venivano incisi degli incantesimi ed esse venivano legate con corde e gettate nel fuoco oppure fatte a pezzi.
Scrive Silverman, (Silverman, David P. Ancient Egypt. Oxford University Press, 2003):
“Nonostante i testi e i rituali descritti da questi testi varino molto, lo schema standard dell’esorcismo è chiaro: una “formula di ribellione” che elenca i nomi dei potenziali nemici dell’Egitto viene iscritta su una serie di vasi o statuette rosse, che vengono successivamente rotte, incenerite e sepolte. Sebbene si tratti ovviamente di un rituale di Stato, sembra che le scelte testuali siano state effettuate a livello locale. La maggior parte delle sezioni della formula elenca i nomi dei sovrani viventi delle terre vicine all’Egitto, sulla base di informazioni sicuramente fornite dalla cancelleria reale. A queste sezioni, tuttavia, si aggiunge un elenco di egiziani, tutti qualificati come “morti”, che rappresentano anch’essi una minaccia. (145)”

I rituali servivano ad attirare il favore degli dei sulle campagne militari che il faraone portava avanti. Durante la XIX dinastia, in particolare, ci fu una forte spinta all’espansione delle terre d’Egitto e alla costruzione di templi con il rafforzamento del culto del faraone.
Perché le statuine venivano distrutte o bruciate? Secondo gli Egizi, la distruzione del nome o dell’immagine di una persona significava neutralizzarne il potere, poiché significava cancellarla dalla storia.
I rituali di stato venivano svolti per punire i ribelli e i traditori e per diminuire il potere dei nemici dell’Egitto ma lo stesso tipo di formule veniva usato in ambito privato.
Queste statuine, realizzate in fango, sono state trovate a Tura-El-Asmant.NMEC
Foto:
- Merja Attia
- David G. Robbins, 2022
Fonti e approfondimenti:
- Mark, J. J. (2017, April 26). Spiritual Defense – Execration Rituals in Ancient Egypt. World History Encyclopedia. Retrieved from https://www.worldhistory.org/…/spiritual-defense…/
- Silverman, David P. Ancient Egypt. Oxford University Press, 2003
- https://ivypanda.com/…/captives-statuettes-of-ancient…/
- https://www.ancient-origins.net/…/foundation-rituals…
- https://ancientegyptalive.com/…/ancient-egyptian…/