Oggetti rituali

LE CASE DELL’ANIMA

(SOUL HOUSES)

British Museum, EA32612

Scavando a Rifah, vicino ad Assiut, accanto alle tombe prestigiose di notabili e di governatori, Petrie ne trovò molte appartenute a persone meno abbienti, semplici pozzi funerari sopra o davanti ai quali erano stati deposti vassoi d’offerta e circa 150 modellini di edifici in argilla cotta risalenti al Primo Periodo Intermedio ed all’inizio del Medio Regno, giunti intatti fino a noi in quanto protetti dalla sabbia depositatasi sopra di essi nel corso dei secoli.

VASSOIO – CASA DELL’ANIMA – M. EGIZIO TORINO
https://collezioni.museoegizio.it/it-IT/material/S_11962/
Questo reperto risale al Primo periodo intermedio e fu rinvenuto da Schiaparelli nel corso dei suoi scavi a Gebelein. E’ realizzato in modo piuttosto grossolano, e presenta una dimora costituita da un semplice riparo ad arco, la cui sommitè è raggiungibile tramite una scala; nel cortile sono visibili ricche offerte: verdure, cosce di manzo, un pesce e la testa di un animale, probabilmente un bovino. Anche qui era previsto un beccuccio per permettere lo scolo delle offerte liquide. Misura cm. 7,5 x 33,9

Poiché questi reperti sono completamente anepigrafici, sono stati datati sulla base del loro contesto archeologico, costituito dal vasellame trovato nelle tombe; essi sono tipici del Medio Egitto (oltre che a Rifah ne sono stati trovati anche ad Assyut ed a Beni Hassan) e Petrie li catalogò in ordine cronologico, dalle semplici tavole recanti cibo alle più elaborate case per l’anima, contrassegnandoli dai più antichi ai più recenti con le lettere dalla A alla N.

KMKG DI BRUXELLES – N. DI INV. E.3175
https://www.globalegyptianmuseum.org/record.aspx?id=492…
Questa “casa dell’anima” proviene da Rifah; rappresenta una casa rettangolare a tetto piatto, sostenuto da quattro colonne. Davanti ad essa alla sua destra si trovano delle offerte: una testa di bue, una coscia animale e dei pani. I fori intorno al bacino centrale servivano come fissaggio per dei pali od ospitavano in passato delle piante.
Altezza cm. 20; larghezza cm. 30; lunghezza cm. 32.

In realtà gli studi più recenti effettuati dall’egittologo polacco Andrzej Niwiński e pubblicati nel 1984 hanno permesso di affermare che i modelli più elaborati non rappresentano un’evoluzione dei vassoi d’offerta e quindi che non c’è una differenza cronologica tra le due versioni.

Petrie (ed in seguito la quasi totalità della comunità scientifica) ipotizzò che questi reperti fossero una specie di tavole d’offerta che le persone comuni meno abbienti ponevano sulla tomba perché il ka potesse disporre delle offerte raffigurate su di essi (teste, cosce e costole di bue, pani, pesci, fasci di cipolle, verdure, giare di birra e recipienti per l’acqua) perché non sarebbe stato loro possibile portarne regolarmente di fresche.

VASSOIO – CASA DELL’ANIMA – M. EGIZIO TORINO
https://collezioni.museoegizio.it/it-IT/material/S_11963/
Questo reperto risale al Primo periodo intermedio e fu rinvenuto da Schiaparelli nel corso dei suoi scavi a Gebelein. E’ in vassoio per le offerte in senso stretto, in quanto non presenta la miniatura dell’abitazione; rappresenta comunque un cortile circondato da un muro basso, come erano quelli in uso in Egitto nel corso della sua lunga storia.
Nell’area disponibile sono visibili le offerte: verdure, una coscia di manzo, dei pani e la testa di un bovino. Anche qui sono previsti due beccucci per permettere il defluire delle offerte liquide. Misura cm. 6,5 x 28 x 22

Gli Egizi, infatti, ritenevano indispensabile fornire cibo ai defunti, o attraverso la reale deposizione di offerte alimentari presso la tomba, oppure recitando o scrivendo su stele degli incantesimi definiti “formule d’offerta”, oppure ancora attraverso l’uso di tavole d’offerta vere e proprie, sulle quali erano rappresentate simbolicamente.

L’egittologo inglese ritenne altresì che servissero come dimora per il ba quando transitava nel mondo dei vivi (da qui il nome di “case dell’anima” da lui attribuito a questi singolari oggetti) ed alcuni ne sottolineano la somiglianza con le facciate delle tombe dell’élite site nella necropoli di Rifah, in particolare il reperto E4368 custodito al MET in New York.

MUSEO PUSHKIN – MOSCA https://pushkinmuseum.art/…/1_1_a/1_1_a_6114/index.php…
Casa dell’anima risalente al Medio Regno (XII dinastia).
lunghezza 29,5 cm; altezza 37,7 cm; larghezza 32 cm
Acquistato da una collezione privata a Londra nel 1913 – n. I.1.a 6114

La catalogazione più semplice individua tre grandi tipi di case dell’anima: 1) tavole d’offerta, 2) tavole d’offerta che includono un piccolo modello di cappella e 3) casa completa del tutto simile ad una vera abitazione; tutte, però, hanno un beccuccio perchè i liquidi delle libagioni che venivano versate su di esse potessero defluire a terra.

I vassoi per le offerte e le case dell’anima costituiscono le copie economiche degli altari di pietra tipici dell’Antico Regno e sopravvissuti per tutta la storia dell’Egitto, a loro volta subentrati a stuoie sulle quali veniva posto un vaso di offerte (dalla quale è derivato il geroglifico htp) che nelle prime dinastie venivano deposte ad est della tomba.

PETRIE MUSEUM – LONDRA https://www.worldhistory.org/…/egyptian-pottery-soul…/
Casa dell’anima, da El Kab, XI-XII dinastia. Le palline tonde che si trovano lungo la parte superiore della casa rappresentano pali di legno che costituivano il soffitto (visto che alcuni ritengono che la casa dell’anima rappresentasse una tomba, mi chiedo se non potessero essere dei coni funerari). Uno dei due pilastri che sorreggono il tetto è andato perduto. Sul vassoio compaiono due piccole vasche per la raccolta dell’acqua e miniature di pane e carne che avrebbero sostenuto il defunto nell’aldilà.

FONTI:

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