Di Piero Cargnino
Prima di aprire la XXIV dinastia, per correttezza, voglio citare alcuni nomi che ho trovato scorrendo tutte le liste reali della XIII dinastia, anche le meno affidabili, tolto Iuput II, del quale abbiamo accennato in precedenza, di quelli che seguono oltre a non trovarli citati in nessuna lista più o meno ufficiale, nella lista dove li ho trovati non viene descritto nulla tranne i nomi.
IUPUT II
Secondo alcuni sarebbe da identificare con un sovrano riportato da Sesto Africano come Zet che avrebbe regnato per 34 anni. Potrebbe aver aderito alla coalizione promossa da Tefnakht contro il nubiano Piankhi. In questo caso sorvolerei non ritenendo degna di nota alcuna teoria avanzata.

Sono state formulate ipotesi circa altri sovrani da inserire nella XXIII dinastia ma come detto sopra di costoro ho solo i nomi, probabilmente si tratta di nomi che compaiono su qualche reperto ma di cui non si sa nulla.

Altri successori o solo governanti locali.
PEFZEUAUIBAST, ZEUTIEMHAT, NEMALOT, PADINEMTI
Così si chiude definitivamente la XXIII dinastia
LA XXIV DINASTIA
Siamo giunti alla penultima dinastia del Terzo Periodo Intermedio e l’ultima dei sovrani libici. Comprende solo due faraoni dei quali solo uno, Boccoris, viene citato da Manetone.
Bisogna dire che ad accrescere la confusione in cui ci stiamo muovendo c’è il fatto che, è quasi assodato che la XXIII dinastia sia stata fondata prima dell’estinzione della XXII così che per un breve periodo le due dinastie regnarono parallele. Ma ad intricare ancor più questo groviglio sembra che le dinastie locali si siano moltiplicate, al nord, fino all’avvento della XXIV dinastia.
Siamo intorno al 730 a.C. e la situazione si fa ancora più confusa: nel Delta governano da una parte i faraoni della XXII e quelli della XXIII dinastia, dall’altra si trovano gli usurpatori sempre libici che fondano la XXIV dinastia.
A fondare la XXIV dinastia ci pensa il già citato Tefnakht che pone la sua capitale a Sais nel Delta. Durante il regno di Sheshonq V si formò nei pressi della città di Sais una signoria indipendente retta da uno sconosciuto Osorkon. Ad un certo punto, ma non sappiamo quando, il governo di Sais passò nelle mani di Tefnakht. Questi dette subito inizio ad una politica espansionistica allargando il suo territorio a scapito di altre piccole signorie nel Delta arrivando a conquistare anche Menfi.
Pochi anni dopo Tefnakht reggeva lo stato più potente fra tutti quelli in cui era diviso l’Egitto. In un primo periodo Tefnakht pur essendo di fatto un sovrano indipendente non assunse i pomposi titoli regali ma continuò ad essere solo il “Capo dei Libu” e di “Gran Signore dell’Ovest” derivanti dalla sua discendenza dalle stirpi libiche anche se, pur considerandosi libico in effetti pare non fosse di origine libica. Tefnakht operò per tentare la riunificazione del Basso Egitto, da sud si mosse Pianki che, lasciata Napata si mosse verso nord ed in breve conquistò Tebe e la regione circostante. Tefnakht organizzò subito una coalizione che vide partecipi Iuput II di Leontopolis, Osorkon IV di Bubastis, Nimlot di Ermopolis e Neferkara Payeftjauembastet di Eracleopoli fronteggiando l’esercito di Pianki.
La guerra si concluse con la vittoria di Pianki che giunse fino a Menfi, Osorkon IV ed i governatori si sottomisero a Pianki mentre Tefnakht fuggì nelle paludi del Delta. Non si conoscono le ragioni per cui Pianki non continuò nella sua conquista, quel che si sa è che tonò nella sua Napata dove qualche anno dopo morì. Tutti gli sconfitti tornarono nei loro territori mentre Tefnakht, dopo aver riorganizzato il suo esercito, marciò sui territori occupati riuscendo a recuperarne una gran parte. Fu a questo punto che probabilmente si attribuì i titoli regali assumendo il praenomen di Shepsesra.
Fonti e bibliografia:
- Federico Arborio Mella, “L’Egitto dei faraoni”, Milano, Mursia, 1976
- Franco Cimmino, “Dizionario delle dinastie faraoniche”, Bologna, Bompiani, 2003
- Alan Gardiner, “La civiltà egizia”, Torino, Einaudi, 1997
- Jurgen von Beckerath, “Chronologie des Pharaonischen Agypten”, Ed. Zabern, 1997
- Kenneth Kitchen, “Il terzo periodo intermedio in Egitto (1100–650 a.C.)” 3a ed, Warminster: 1996
- Aidan Dodson w Dyan Hilton, “The Complete Royal Families of Ancient Egypt”, Thames & Hudson, London 2004
- Jurgen von Beckerath, “Das Verhältnis der 22. Dynastie gegenüber der 23. Dynastie”, 2003