Necropoli tebane

TT85 – TOMBA DI AMENEMHEB detto MAHU

Planimetria schematica della tomba TT85[1] [2]

Epoca:                                   XVIII Dinastia

Titolare

TitolareTitoloNecropoli[3]Dinastia/PeriodoNote[4]
Amenemheb, detto MahuTenente comandante dei soldatiSheikh Abd el-QurnaXVIII dinastia  (Thutmosi III – Amenhotep II)versante est della collina; a sud della TT86 e sotto la TT87

Biografia

Madre di Amenemheb, titolare della TT85, fu Tetires. Beki, Responsabile della stanza dei bambini, fu sua moglie.

La tomba

Ad un breve corridoio (1 in planimetria), sulle cui pareti è possibile rilevare i resti di inni sacri, segue un vestibolo con quattro pilastri (A-B-C-D in planimetria).

Sulle pareti di tale vestibolo, il defunto (2-3) dinanzi ai magazzini di Amenhotep II in atto di controllare le razioni per le truppe, compresi porta-stendardi mentre, in basso, assiste alla preparazione del cibo.

Su una delle pareti più brevi (4-5-6) il defunto assiso o stante e donne che recano mazzi di fiori; poco discosto (7) una falsa porta e rappresentazione del defunto e della moglie che offrono libagioni al dio Anubi. Sulla parete che fronteggia l’ingresso, ufficiali e militari (8), la moglie del defunto offre mazzi di fiori al faraone Amenhotep II seduto sotto un chiosco (9); il defunto accanto a Thutmosi III (17), seduto sotto un chiosco, riceve tributari siriani con donne e bambini.

Sull’altro lato corto del vestibolo (16) Amenhotep II, seguito dal defunto e dalla moglie, offre fiori a Osiride; poco discosto (15-14-13), due portatori di offerte, un uomo adora Anubi assiso e un altro che offre fiori al defunto. Segue (12) il defunto in adorazione di Osiride, alcuni giovani (figli?) offrono fiori al defunto e sua moglie in presenza di un complesso musicale maschile (11-10) composto da tre arpisti e un liutista, nonché suonatrici e danzatrici, e scena di offertorio del defunto e della moglie.

Musicisti nella TT85 (tre arpisti e un liutista). Rilievo di N. Davies

Sui pilastri:

A:   il defunto seduto; alla sommità un inno ad Amenhotep II; due fanciulle e la moglie dinanzi al defunto;

B:   la moglie, con un giovane principe in grembo, dinanzi al defunto; scene di purificazione della mummia da parte di preti e il defunto che loda Amenhotep II;

Baki allatta un giovane principe (Amenhotep II?) davanti al marito Amenemheb. Da: Laboury, Dimitri, and Maruschka Gathy. “Gli uomini (e le donne) del re.” (2017).

C:   il defunto offre fiori in occasione della Festa per il Nuovo Anno alla moglie che allatta un giovane principe; il defunto loda Thutmosi III;

D:   un uomo offre bende di lino al defunto e alla moglie, sotto la cui sedia si nasconde una scimmia; fanciulle suonano sistri; il defunto loda Thutmosi III.

Un secondo, breve corridoio (19) dà accesso ad un corridoio più largo che termina in una sala trasversale. Sulle pareti (20-21) il defunto e la moglie con un figlio, e la relativa moglie, seduti, ispezionano le suppellettili funerarie. Nella sala trasversale rilievi (in parte distrutti nella parte bassa) della processione verso la dea dell’Occidente (Hathor)(22), un lungo testo di lode per Osiride recitato dal defunto e dalla moglie (23); scene di caccia all’ippopotamo (24-25-26), di uccellagione con l’ausilio di reti e di pulitura e preparazione di pescato.

Sulla parete corta (27) il defunto e la famiglia a caccia e pesca, mentre poco oltre (28) il defunto e la moglie dinanzi ai quali un uomo presenta una lista di offerte alla presenza di un concerto costituito da suonatori maschi e femmine (arpisti, liutisti e suonatrici di flauto e di lira).

Scene di caccia della TT85. Fonte: Egypt – Land of Eternity
Particolare del cacciatore di fronte ad una iena. Tempera su carta di Nina Davies (MetMuseum 30.4.54)

Un corridoio finale, strutturato come “scrigno”, presenta sulle pareti preti dinanzi alla mummia sotto un padiglione, con servi e tavole di cibi e vino e il trasporto del sarcofago trainato da uomini e buoi (29). Sulla parete opposta (30), il defunto e la moglie in piedi guardano verso un lago circondato da alberi; in altro registro il defunto e la moglie seduti ricevono prodotti del giardino e animali (gazzella, toro e uno stambecco).

Sul fondo dello “scrigno” (31), su quattro registri sovrapposti, Osiride, Anubi e offerenti.

La tomba TT85 comprende inoltre tre pozzi; uno scavato nel cortile antistante la tomba in cui è stata ritrovata la mummia di una donna chiamata Nehesit (XXI-XXII Dinastia), ed altri due scavati nella camera trasversale, di cui il più lungo si addentra per 40 metri nella collina. In questi due pozzi sono stati ritrovati i resti di 147 salme; alcune di esse, mostranti i segni di un incendio, si ritiene appartengano alla XVIII Dinastia e siano i resti di Amenemhab e della sua famiglia7.

La testa di una delle mummie ritrovate nel pozzo 2 della TT857

La tomba fu successivamente riutilizzata in epoca copta8, come testimoniato da diversi ostrakon ritrovati,

Ostrakon del vescovo(?) Ananias, testimonianza del riutilizzo in epoca copta8

Fonti

  1. Gardiner e Weigall 1913
  2. Donadoni 1999,  p. 115.
  3. Porter e Moss 1927,  p. 170.
  4. Gardiner e Weigall 1913, pp. 24-25
  5. Porter e Moss 1927,  p. 170.
  6. Porter e Moss 1927,  pp. 170-175.
  7. Nerlich, Andreas, et al. “Anthropological and palaeopathological analysis of the human remains from three” Tombs of the Nobles” of the necropolis of Thebes-West, Upper Egypt.” Anthropologischer Anzeiger (2000): 321-343.
  8. Behlmer, Heike. “Christian Use of Pharaonic Sacred Space in Western Thebes: The Case of TT 85 and 87.” Sacred Space and Sacred Function in Ancient Thebes, Chicago (2007): 163-175.

[1]      La prima numerazione delle tombe, dalla n.ro 1 alla 253, risale al 1913 con l’edizione del “Topographical Catalogue of the Private Tombs of Thebes” di Alan Gardiner e Arthur Weigall. Le tombe erano numerate in ordine di scoperta e non geografico; ugualmente in ordine cronologico di scoperta sono le tombe dalla 253 in poi.

[2]      Nella sua epoca di utilizzo, l’area era nota come “Quella di fronte al suo Signore” (con riferimento alla riva orientale, dove si trovavano le strutture dei Palazzi di residenza dei re e i templi dei principali dei) o, più semplicemente, “Occidente di Tebe”.

[3]      le Tombe dei Nobili, benché raggruppate in un’unica area, sono di fatto distribuite su più necropoli distinte.

[4]      Le note, sovente di inquadramento topografico della tomba, sono tratte dal “Topographical Catalogue” di Gardiner e Weigall, ed. 1913 e fanno perciò riferimento alla situazione dell’epoca.

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