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MASCHERA DI MUMMIA

Periodo romano (60 – 70 d. C.), dal Medio Egitto, Meir
Cartonnage, gesso, vernice, fibre vegetali
Dimensioni: larghezza 63 cm, altezza 53 cm
Metropolitan Museum of Art 19.2.6

Sembra che le maschere di gesso fossero particolarmente apprezzate nel Medio Egitto.

Si sviluppano ovviamente dalle tradizioni egizie, ma le apparenze potevano essere fortemente individualizzate e la moda romana di acconciature, abiti e gioielli veniva seguita a vari livelli.

Questa maschera è molto simile ad un gruppo di Meir e quasi certamente proviene da quel sito.

La donna è come se fosse distesa sulla sua bara.

Indossa una lunga parrucca in stile egizio fatta di fibre vegetali, una tunica rosso intenso con clavi ( strisce) nere e gioielli che includono una lunula ( pendente a nezzaluna{ e braccialetti di serpente.

Sul bordo inferiore della tunica ci sono due fori che servivano per attaccare la maschera alla mummia.

La parte posteriore della testa è quindi rappresenta appoggiata su un supporto decorato.

Sopra la sua testa c’è una ghirlanda dorata che circonda uno scarabeo che rappresenta il sole che appare all’alba, metafora della rinascita.

Gli interstizi e l’area circostante sono riempiti da un fondo a motivi complessi, con i lati riempiti da un registro di nodi tyet e pilastri djed, simboli di Iside e Osiride.

Intorno al bordo della maschera corre un registro principe incentrato sul dio Osiride, fonte del potere rigenerativo affiancato da Iside e Nefti.

Alla destra di Osiride e delle due dee ci sono Horus, Amon, Thoth e Ra.

A sinistra ci sono Anubi, Tefnut, Hathor e Seshat.

Questi dei servono come testimoni della ressurezione del defunto.

Fonte

https://www.metmuseum.org/art/collection/search/547257

www.metmuseum.org

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