Di Nico Pollone

Questa stele, oltre alla struttura particolare, contiene una rappresentazione alquanto strana di cui non conosco uguali.
E’ datata al nuovo regno presumibilmente alla XIX dinastia.
In calcare, misura mm 835 di altezza e 515 di larghezza.
Descrizione della stele
Un frontone triangolare, contenente l’immagine del dio Anubi, sormonta la stele di forma centinata, con due sezioni. In quella superiore la defunta Takhae, che tiene nella mano un sistro, è in atto di adorare il dio Osiri, seduto in trono, alle spalle del quale sono le dee Iside e Nefti.
Per essere precisi, Takhae è una “suonatrice di sistro di Amon” (raffigurazione in alto); questa mansione è scritta in ambo le colonne di testo verticali a destra. (Vedi evidenziatura nell’immagine.

Nella sezione inferiore è raffigurato un albero di sicomoro sopra al quale si affaccia la dea Hathor con testa di vacca, che porge alla defunta inginocchiata un vaso da cui esce l’acqua purificatrice. Essa è definita “signora dell’occidente”. La dea tiene un vassoio con del pane da cui cadono alcune briciole per nutrire l’uccello Ba ai piedi dell’albero.
Restano tracce di colore
Il testo è in forma di didascalia riferita a ogni personaggio.