Sarcofagi

LE MASCHERE DI SATDJEHUTI

E UN’INTRICATA STORIA FAMIGLIARE

Di Patrizia Burlini (introduzione) e Nico Pollone (analisi testuale)

In due diversi musei europei sono conservate due maschere funerarie lignee attribuite a Satdjehuti.

Maschera di Satdjehuty allo Staatliches Museum Ägyptischer Kunst di Monaco di Baviera, numero di inventario ÄS 7163, datata alla fine della XVII Dinastia. Foto: https://joyofmuseums.com/…/sarcophagus-lid-of-queen…/

La prima maschera si trova allo Staatliches Museum Ägyptischer Kunst di Monaco di Baviera, ha il numero di inventario ÄS 7163 ed è datata alla fine della XVII Dinastia. Satdjehuti è definita “Figlia del re e sorella del re, Satdjehuti, chiamata Satibu, la Giustificata, nata dalla moglie del re, Tetisheri” (XVII Dinastia)

La seconda maschera si trova al British Museum di Londra, reca il numero di inventario EA 29770 ed appartiene alla XVIII Dinastia. In questa maschera Satdjehuty è definita “favorita da Ahmose- Nefertari “ (regina della XVIII Dinastia)

La seconda maschera si trova al British Museum di Londra, reca il numero di inventario EA 29770 ed appartiene alla XVIII Dinastia. In questa maschera Satdjehuty è definita “favorita da Ahmose- Nefertari“ (regina della XVIII Dinastia). Foto British Museum

Com’è possibile questa datazione contrastante e questi titoli diversi? Si tratta della stessa persona o è una semplice omonimia? Chi era Satdjehuti?

La maschera di Monaco di Baviera (ÄS 7163) è in realtà un frammento, alto circa 60 cm, di uno splendido sarcofago ligneo dorato, pezzo forte della collezione egizia del Museo. Il sarcofago ligneo era sicuramente alto oltre 3 metri, a testimonianza dell’importanza politica di alcune regine e principesse (come ad esempio Ahhotep e Ahmose-Meritamon).I sarcofagi di queste regine, e anche quello di Satdjehuti, erano imponenti, mentre quelli dei re non raggiungono mai queste dimensioni.

Retro della maschera di Satdjehuty a Monaco, (in legno dorato, intarsiata con pietre preziose come corniola, turchese e lapislazzuli) corrispondente in realtà all’interno del sarcofago, è fittamente ricoperto di geroglifici, dove si può leggere “Figlia del re e sorella del re Satdjehuti, chiamata Satibu, la Giustificata, nata dalla moglie del re Teti-Sheri”.
Foto: https://www.reddit.com/…/sarcophagus_lid_of_queen…/…

Il retro della maschera, (in legno dorato, intarsiata con pietre preziose come corniola, turchese e lapislazzuli) corrispondente in realtà all’interno del sarcofago, è fittamente ricoperto di geroglifici, dove si può leggere “Figlia del re e sorella del re Satdjehuti, chiamata Satibu, la Giustificata, nata dalla moglie del re Teti-Sheri”. I geroglifici riportano alcuni capitoli del ” Libro dei Morti” nella sua “rielaborazione tebana”, come fa notare la Dott.ssa Sylvia Schoske, direttrice della Collezione Statale d’Arte Egizia di Monaco fino al 2021. Satdjehuti, era quindi figlia di Tetisheri (capostipite della XVII dinastia, alla fine del Secondo Periodo Intermedio) e probabilmente anche consorte reale, sposata con Seqenenre Tao. In questo periodo storico, caratterizzato dalle guerre con gli Hyksos, gli uomini, incluso il re, erano in impegnati in campagne di guerra che duravano mesi ed erano le donne reali, come Satdjehuti, a governare e gestire gli affari ufficiali.

Il sarcofago/maschera, in sicomoro, appartiene alla tipologia delle cosiddette bare rishi (in arabo “piuma”), in cui tutto il corpo è ricoperto da un motivo di piume. Alla base di questi sarcofagi c’è l’idea di una dea alata, come NUT, dea del cielo, che protegge il defunto con le sue braccia alate. Satdjehuti indossa la corona avvoltoio, il copricapo tipico delle regine e dee. Gli occhi sono contornati da una striscia di rame ingegnosamente piegata con un meccanismo a scatto, in modo che gli occhi si fissino meccanicamente nella loro cavità: Il bulbo oculare è realizzato in marmo, che si trova molto raramente in Egitto, mentre l’iride è realizzato con una sottile lastra di ossidiana.

Ricostruzione della bara di Monaco di Satdejuty

La maschera di Monaco di Baviera (ÄS 7163) è in realtà un frammento, alto circa 60 cm, di uno splendido sarcofago ligneo dorato, pezzo forte della collezione egizia del Museo. Il sarcofago ligneo era sicuramente alto oltre 3 metri, a testimonianza dell’importanza politica di alcune regine e principesse (come ad esempio Ahhotep e Ahmose-Meritamon).I sarcofagi di queste regine, e anche quello di Satdjehuti, erano imponenti, mentre quelli dei re non raggiungono mai queste dimensioni.
Foto: https://smaek.de/news/blogparade-femaleheritage/

L’approfondita ed interessante analisi testuale di Nico Pollone è disponibile QUI

La maschera di Londra (EA 29770) non presenta iscrizioni con il nome. Inizialmente era stata identificata come “principessa” del Medio Regno. Alcuni studiosi avevano sollevato dei dubbi su questa datazione ma fu solo nel 1993, a seguito della segnalazione di un visitatore del museo sulle dimensioni errate citate nella didascalia descrittiva, che il curatore del British Museum John Taylor fece ritirare la maschera dell’esposizione per misurarla e cercò di ricostruirne la storia.

La maschera di Londra (EA 29770). Foto David G.Robbins, 2022

Studiando i documenti d’ingresso, Taylor scoprì che la maschera era stata acquisita nel 1861 e registrata nel 1880 come parte di oggetti acquisiti dalla “vendita di Mr. Hull”. Nel cercare i documenti originali, il curatore scoprì in un registro che, oltre alla maschera, era stata acquistato anche del tessuto con iscrizioni geroglifiche in inchiostro proveniente dalla stessa collezione e probabilmente appartenenti, secondo l’ipotesi avanzata da John Taylor, alla stessa maschera (inv. EA 31074/31075). Nel tessuto era indicato sia il nome che il periodo storico in cui la donna era vissuta. Si trattava di Satdjehuty, descritta come la “favorita ” delle regina Ahmose-Nefertari, consorte del re Ahmose I (circa 1550-1525), fondatore della XVIII Dinastia. La nuova datazione della maschera alla XVIII Dinastia si basa anche su analisi stilistiche e raffronti con altre maschere conservate al Museo: la forma del viso con il leggero sorriso, le sopracciglia arcuate e il sottile trucco attorno agli occhi ricordano le statue della regina Hatshepsut. La parrucca con le larghe strisce blu alternate a strisce bianche più sottili, presenta caratteristiche riconoscibili agli inizi della XVIII Dinastia.

Vista della corona avvoltoio sul capo della maschera di Londra , tipica di dee e regine. EA29770. Foto British Museum

Secondo John Taylor, l’alta qualità della maschera suggerisce che sia stata realizzata in un laboratorio reale. Il nome Satdjehuty era piuttosto diffuso agli inizi della dinastia e appartenente a importanti famiglie tebane del periodo: la mummia di Satdjehuty si trova in luogo sconosciuto, forse entrata in Inghilterra assieme alla maschera e poi scomparsa.

Le due Satdjehuty di Monaco e Londra sono quindi la stessa persona? Il British Museum non lo dice ma in rete si trovano vari documenti che affermano che quello di Monaco sia il sarcofago mentre quella di Londra sia la maschera funeraria della stessa persona.

Cercando riscontri, scopriamo che anche il Museo di Torino riserva delle sorprese.

Con il numero di inventario S.5051 e S.5065 sono conservati alcuni frammenti del telo funerario della principessa Ahmose/Ahmes, KV 47, scoperta da Schiaparelli. Anche la mummia di Ahmose si trova conservata al Museo Egizio di Torino (S.5050) ma l’aspetto sorprendente della vicenda è che tale telo funerario definisce Ahmes come figlia e sorella del re, “generata dal buon dio, Senakhtenre Ahmose , figlio di Rê Tao, e messa al mondo dalla figlia del re, sorella del re, moglie dl re Satdehouty.

Quindi sappiamo che il sarcofago di Monaco appartiene alla principessa Satdejuty, figlia dl faraone Seqenenrao e della regina Tetisheri e sposa di Seqenenre Tao da cui ebbe la figlia Ahmes, sepolta nella KV47 e la cui mummia si trova oggi al Museo Egizio di Torino.

Marianna Luban, una ricercatrice americana indipendente, nota per aver formulato nel 1999 l’ipotesi che la Younger Lady sia Nefertiti, indispettendo enormemente Zahi Hawass, sostiene, in maniera non proprio convincente, a mio parere, che la maschera di Londra e il sarcofago di Monaco appartengano alla stessa donna, una regina, e che il tessuto trovato a Londra con il nome di Satdejuty, definita favorita di Ahmose-Nefertari, appartenga in realtà ad un’altra Satdejuty, essendo questo un nome diffuso a corte in quell’epoca.

Per concludere, è possibile che la Satdjehuty del British Museum e di Monaco siano la stessa persona, una regina della XVII dinastia, figlia di Tetisheri e probabile sposa di Seqenenre Ta , oltre che madre della principessa Ahmes a Torino, ma mancano riscontri certi all’identificazione, nonostante il nostro affascinante viaggio virtuale tra tre prestigiosi musei europei.

Un ringraziamento particolare al carissimo Dave Robbins per l’aiuto fornito nel reperire le informazioni sulla maschera a Londra e per le foto da lui gentilmente concesse.

Foto di Monaco: vedi didascalia

Foto della maschera di Londra: Dave Robbins, 2022

Fonti e link: