C'era una volta l'Egitto

LE ULTIME COMPARSE DI UNA FINE INGLORIOSA

Di Piero Cargnino

Secondo il Canone di Torino, prima del tracollo definitivo della VI dinastia, avrebbero regnato ancora altri tre re, dopo Nitokris, di cui viene riportato il nome e ad essi seguono altri due posti vuoti. Cinque sovrani sicuramente insignificanti tanto da non essere neppure ricordati tutti. Secondo alcuni i due posti vuoti nel Canone potrebbero riferirsi a due “sovrani”, Ity e Imhotep, i cui nomi sono stati trovati iscritti nello Wadi Hammamat, che è possibile che fossero contemporanei alla VI dinastia. Va detto tra l’altro che questi ultimi cinque potrebbero inserirsi già negli inizi del Primo Periodo Intermedio e, come tali, essere solo dei governatori effimeri che cercarono invano di imporsi e conquistare un potere che ormai non esisteva più.

NEFERKA BAMBINO

Dopo il cartiglio del re il determinativo Neferka, ka significa appunto bambini starebbe forse ad indicare che trattasi di un sovrano fittizio, inserito nel Canone forse per errore nella trascrizione. A causa dell’ormai avanzato stato di sfaldamento in cui versava il potere centrale sovrastato da quello dei nomarchi è possibile che questo, ed altri sovrani coevi, abbiano regnato in contemporanea su diverse regioni dell’Egitto. Come già è già stato a proposito della regina Nitokris, ci troviamo in assenza di riscontri archeologici.

NEFER  (o NUFE)

Altro sovrano presente solo nel Canone di Torino, precisamente nella posizione 4.10 (ossia al decimo posto della quarta colonna) con il nomen di Nufe. Inutile dire che non  esistono documentazioni archeologiche che ne attestino la reale esistenza della quale non si sa nulla. Con ogni probabilità, anche in questo caso si tratterebbe di eccesso di zelo degli estensori del Canone che avrebbero inserito nella lista nomarchi tra i più potenti che però abbiano governato solo sul loro governatorato.

IBI  (KAKARA)

Per quanto riguarda questo sovrano oltre ad essere citato solo nel Canone di Torino, non conosciamo nulla. Pare però che, dal punto di vista archeologico, sia a lui attribuita una piccola piramide molto degradata e mal conservata presso Saqqara.

La piramide pare avere il maggior grado di inclinazione di tutte le altre, 61°. Data le sue piccole dimensioni e la particolare struttura interna, si pensa che in origine fosse una piramide di qualche regina che poi venne usurpata da Ibi. Sulle pareti  della camera funeraria sono incisi i “Testi delle piramidi”. Di Ibi è stato pure rinvenuto un graffito sulle rocce a Tumas in Nubia.

(ITY E IMHOTEP)

Come detto sopra il nome di questi due sovrani, trovati iscritti nello Wadi Hammamat e possibile contemporanei della VI dinastia, secondo alcuni studiosi potrebbero essere quelli che mancano nei due posti vuoti del Canone Reale.

Con questi effimeri sovrani, più che altro governatori locali, si chiude così definitivamente sia la VI dinastia che l’Antico Regno, l’Età dell’Oro.

Fonti e bibliografia:

  • Cimmino Franco, “Dizionario delle dinastie faraoniche”, Bompiani, Milano 2000
  • Martin Gardiner, “Dizionario delle dinastie faraoniche”, Bompiani, Milano 2003
  • Jhon Wilson, “Egitto – I Propilei”, Monaco di Baviera 1961 (Arnoldo Mondadori, Milano 1967
  • W. S. Smith, “Il regno Antico in Egitto e l’inizio del Primo periodo intermedio”, il Saggiatore, 1972

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