Di Luisa Bovitutti

Thutmosis IV e Amenhotep III avevano ereditato un apparato burocratico ed un esercito efficienti ed affidabili, guidati ormai da personaggi capaci e fedeli alla dinastia regnante, i cui antenati, grazie a Thutmosis III, avevano accumulato notevoli ricchezze come compenso per le attività pubbliche da loro svolte, con i tributi che provenivano dai paesi sottomessi e con i bottini raccolti nelle campagne militari.

Visto che gli incarichi burocratici e militari tendevano a tramandarsi di padre in figlio, così come si evince dalle biografie di alcuni funzionari, si consolidarono tra le famiglie più potenti vicine al sovrano alleanze che davano solidità al trono, per cui il kap perse progressivamente di importanza, essendo tramontata la necessità di rinnovare la classe dirigente e di fidelizzarne i componenti.
Il kap probabilmente continuò ad ospitare i principi stranieri per garantirne la completa egittizzazione, in quanto in quel periodo si conoscono soprattutto cadetti non egizi: tra loro Resh, la cui madre era detta “l’Orientale” e del quale sono rimaste pochissime tracce; Aperel o Aperia, un nobile che servì Amenhotep III e divenne poi visir di Akhenaton, il cui nome non egizio indica la sua provenienza esotica ed i fratelli nubiani Djehutihotep detto Paitsi (che era il suo nome di origine) ed Amenemhat, i quali, dopo aver prestato servizio nell’amministrazione del loro paese, divennero governatori di Wawat.

Tra gli egizi troviamo Sobekhotep (TT63), compagno del kap di Thutmosis IV, che ereditò dal padre Min il titolo di sovrintendente al tesoro e dal suocero quello di sindaco di El-Fayum, trasferendolo al figlio Paser (anch’egli figlio del kap di Amenhotep III, che rimase in carica almeno fino agli ultimi anni del regno di quest’ultimo.

Tjenuna e Horemheb furono gli uomini di fiducia di Thutmosis IV; Menkheper divenne scriba reale della casa dei figli reali, mentre Ptahemhat divenne Supervisore dei lavori nel dominio di Amón e Portatore dello Stendardo del Signore delle Due Terre.

Deve il proprio successo al ruolo rivestito nel kap anche Heqarneheh, tutore di Amenhotep III e figlio di Heqaresu, a sua volta precettore del piccolo Amenhotep II, il quale evidenzia nel suo sepolcro il servizio privato ad alto livello prestato al sovrano e la posizione privilegiata goduta a corte dalla sua famiglia anche nel corso della generazione precedente.

Nei prossimi post si parlerà di alcuni tra questi eminenti personaggi, evidenziando le tracce che hanno lasciato di sè nella terra d’Egitto..