Di Grazia Musso

I sovrani della XIX Dinastia dovevano giustificare la propria presa di potere, legittimato dalla scomparsa della Dinastia precedente, sia ricreare il prestigio dell’Egitto presso il popolo e gli stati confinanti.
Nacque così la necessità di celebrare, in maniera monumentale, le guerre di conquista che ricrearono e consolidarono l’impero.
Sethy I fa raffigurare le proprie campagne asiatiche sui suoi monumenti, in particolare sulle mura esterne della sala ipostila di Karnak.


Ramses II celebro’ le sue imprese in Asia su gran parte delle opere, cui mise mano, nel Delta, ad Abydos, a Karnak e in bassa Nubiana.
L’evento più celebrato è quello della battaglia di Kadesh, narrata nel Poema di Pentaur, dal nome dello scriba che firmò una delle copie della versione scritta della battaglia, di cui rimangono alcune versioni su papiro.

La battaglia di Kadesh. Questo dettaglio rende l’idea della creatività degli artisti che hanno immortalato l’evento nelle sue complesse fasi i molti dei movimenti di Ramses II. Qui è raffigurata una delle scene del Ramesseum , dove la grande battaglia è commemorata sulle facce occidentali di entrambi i piloni ( il primo è il secondo). Questo dettaglio è tratto dal Ramessum, secondo cortile nord, mole nord del secondo pilone, faccia ovest, registro mediano.
Le raffigurazioni scolpite coprono intere pareti sui templi di Karnak, Luxor, Abido, del Ramesseum e di Abu Simbel.
Alla fine di uno scontro epico, finito alla pari sul campo, Ramses II consegui’ una vittoria politica poiché arrestó l’avanzata asiatica.

Nella propaganda ramesside non poteva mancare uno dei motivi più antichi dell’iconografia egizia: il faraone trionfante. Le immagini sono solo rituali e assicurano la protezione dell’Egitto. Nella foto il faraone, Ramses II, massacra i nemici.
Medjnet Habu, faccia esterna del muro sud del primo cortile, lato est, a fianco del primo passa a est, registro inferiore

I militari egizi amputavano la mano destra dei nemici uccisi perché il faraone distribuisce le decorazioni militari, “l” oro del valore “, a ogni singolo soldato. Nelle battaglie della XIX Dinastia si iniziò ad amputare i genitali di maschi adulti per evitare he alcuni soldati uccidessero donne e fanciulli per riportare le mani, più difficilmente riconoscibili. Qui si vedono gli ufficiali di Ramses III davanti ai genitali dei nemici uccisi.
Medinet Habu, mole nord del primo pilone, faccia ovest, interno del primo cortile
Lo stesso ruolo propagandistico fu svolto dalle grandi raffigurazioni dei sovrani successivi, come Ramses III a Medinet Habu, dove è narrata e raffigurata la guerra contro i popoli del mare.

I corpi si contorcono, trafitto dalle frecce, sono i corpi degli Asiatici. La scena si trova su un blocco proveniente da un monumento di Ramses III, reimpiegato da Ramses IV, nelle fondazioni del suo tempio funerario. Da Tebe Ovest, Assasif.
Arenaria dipinta, 61×114,9 cm.
New York – Metropolitan Museum of Art, Rogers Fund 1913, n. 13.180.21
Fonte
Antico Egitto di Maurizio Damiano – Electra
Egitto la terra dei Faraoni – Regine Schulz e Matthias Seidel – Konemann