Antico Regno, Statue

MEMI E SABU

Di Francesco Alba

Statua in coppia di Memu e Sabu stanti. Quarta Dinastia. 2575-2465 a.C.
Calcare con tracce di pigmenti; restauri in epoca antica sul braccio destro dell’uomo e sulla lastra posteriore. Dimensioni: 62 x 24,5 x 15,2 cm
Probabile provenienza: Regione di Menfi, Giza, Necropoli Ovest
The Metropolitan Museum of Art, New York – Rogers Fund, 1948 (48.111)

Fino ad un’epoca recente si riteneva che questa coppia rappresentasse il cortigiano Memi-Sabu e la sua sposa; tuttavia c’è ragione di credere che l’iscrizione si riferisca a due persone distinte: Memi (l’uomo) e Sabu (la donna).

Anche se il testo non specifica un particolare rapporto fra i due, questi erano probabilmente marito e moglie, come di norma per i soggetti delle statue in coppia dell’Antico Regno la cui relazione è accertata.

La scultura rappresenta un’eccezione alla regola perché l’uomo restituisce l’abbraccio della donna avvolgendo un braccio attorno alle spalle di lei. Questo gesto singolare può spiegare il perchè Memi si erga con i piedi uniti, anziché avanzare a grandi passi nella posa maschile convenzionale. D’altro canto, nonostante queste deviazioni dalla norma, Memi è chiaramente la figura dominante: non soltanto è più grande di Sabu ma si trova leggermente più avanti di lei, col suo tallone destro a tre centimetri di distanza dalla lastra posteriore alla quale è attaccato tramite un setto di pietra; il suo corpo però non vi si appoggia, essendo la sua figura, scolpita a tutto tondo, separata dalla lastra di circa un centimetro, per l’intera lunghezza del dorso.

Il suo braccio destro pende dal suo lato, separato dal corpo da un sottile setto di pietra. La mano stringe un tondino che si estende dal pugno alla lastra posteriore.

Dal lato di Sabu, il braccio sinistro di Memi è visibile dietro il capo di sua moglie. Posto all’indietro per circondare le spalle di lei, il braccio tocca il pilastro posteriore; l’avambraccio pende sopra la spalla di Sabu ed il palmo aperto della mano poggia sul suo seno.

Questo gesto insolito ha solo due paralleli nella statuaria dell’Antico Regno: uno reale ed uno non reale (entrambi presso il Museum of Fine Arts, Boston, rispettivamente 30.1456 e 13.3164).

Anche se Sabu si erge più vicina di Memi alla lastra posteriore, pochi millimetri la separano da questa per tutta la lunghezza del dorso ed il suo tallone sinistro si trova ad un centimetro dal pilastro.

Nonostante sia raffigurata marcatamente più bassa del suo sposo niente lascia suppore che essa fosse bassa di statura. Le sue minori dimensioni possono essere state dettate in parte dall’abbraccio di Memi, che risulta molto meno impacciato rispetto ad altri esempi di questa posa, dove le due figure sono quasi uguali in altezza.

Il braccio destro di Sabu si avvolge attorno alla vita di Memi mentre il sinistro pende verticalmente sul suo lato, le punte delle dita separate dalla coscia da un breve setto di pietra. Il suo corpo flessuoso è ben proporzionato e definito con chiarezza sotto il tubino che indossa. Anche Memi è ben proporzionato. Il suo torso e le braccia sono accuratamente modellati; gli stinchi e le ginocchia nettamente definiti. Il suo gonnellino dalla falda plissettata e la cintura annodata, raffigurata con cura, sono eccezionalmente ricchi di dettagli. Le unghie delle mani e dei piedi di entrambi sono leggermente appuntite.

I volti di entrambi sono simili anche se non del tutto uguali. Gli occhi di Sabu sono proporzionalmente più grandi rispetto al viso e la bocca è più grande di quella di Memi. Anche la sua arcata sopracciliare, al di sopra del naso, è più nettamente modellata, un dettaglio che conferisce al suo profilo una vaga somiglianza con le raffigurazioni di Micerino. A differenza di Memi che appare sempre dritto e teso in avanti, il volto e lo sguardo di Sabu sono leggermente rivolti verso la sua sinistra.

Le folte ciocche ritorte della sua parrucca, lontane dal viso, convergono verso una zona morbida e non strutturata alla sommità del capo. I capelli naturali, discriminati al centro, sono visibili sotto la parrucca.

Come la maggior parte delle statue private dell’Antico Regno, questa coppia è stata inizialmente datata ad un periodo che va dalla Quinta alla tarda Sesta Dinastia. In anni più recenti, tuttavia, uno studio più accurato condotto sulla statuaria e sui rilievi la collocherebbe cronologicamente al tempo della Quarta Dinastia, plausibilmente non più tardi del regno di Micerino. Questa più aggiornata datazione si basa sull’acconciatura di Sabu e sulla particolare intimità dell’abbraccio che i due sposi si scambiano.

Riferimenti

  • C.H Roehrig, Pair Statue of Memi and Sabu Standing. Egyptian Art in the Age of Pyramids – The Metropolitan Museum of Art, New York. 1999
  • Pair statue of Queens Hetepheres II and Meresankh III. Museum of Fine Arts, Boston (acc. nr. 30.1456). “https://collections.mfa.org/…/pair-statue-of-queens…

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