Mai cosa simile fu fatta, Stele, XX Dinastia

STATUA DI RAMESSUNAKHT

Granito grigio, altezza 75 cm
Karnak, cortile della Cachette – Scavi di George’s Legrain 1904
Museo Egizio del Cairo, JE 36582 = CG 42162

Statua di Ramessunakht, primo sacerdote di Amon-Ra

La carriera di Ramessunakht è nota grazie a diversi documenti.

La carica più importante da lui rivestita fu quella di primo sacerdote di Amon-Ra, che detenne sotto i regni successivi di Ramses IV, V e VI.

Di Ramessunakht si sa che guidò la spedizione, che nel corso del regno di Ramses IV, si recò nello uadi Hammamat per procurarsi blocchi di pietra da costruzione.

Il potere di lui era tale da permettergli di edificare un proprio tempio funerario, recentemente riportato alla luce, tra le colline di Dra Abu el-Naga.

La statua lo rappresenta nella classica posizione dello scriba seduto.

Sculture di questo genere sono attestate in ogni periodo della storia faraonica.

La novità è qui rappresentata dal babbuino appollaiato sulle spalle.

L’animale era sacro a Thot, patrono degli scribi e inventore della scrittura, e la scelta di rappresentarlo con le mani che poggiano sulla testa della persona ha il senso di porrerla sotto la protezione della divinità medesima.

La statua era stata dedicata a Ramessunakht dal figlio Nesamon, anch’egli primo sacerdote di Amon – R a Tebe.

I tratti del volto sono quelli tipici dell’epoca ramesside.

Gli occhi sono stretti ed allungati, il naso sottile, la bocca stretta e larga con gli angoli posti in ulteriore risalto da due pieghe oblique.

La parrucca, tripartita e con i capelli realizzati in onde sottili, lascia scoperte le orecchie.

Lo sguardo è rivolto verso il basso, nel tipico atteggiamento dello scriba concentrato sul proprio lavoro.

L’abbigliamento è costituito da una tunica con le maniche plissettate e da una gonna, anch’essa plissettata nella parte inferiore.

L’abito è aderente e trasparente sul torace dove oltre ai muscoli pettorali è posto i risalto il ventre prominente , segno inequivocabile dell’elevato status e dell’agiatezza goduti da Ramessunakht.

Le braccia sono posate sulle cosce coperte dalla gonna su cui si sviluppa un geroglifico con i titoli e il nome di Ramessunakht.

La mano destra è rappresentata come se tra le dita vi fosse uno stilo la sinistra stringe il rotolo del papiro.

Fonte

Tesori egizi nella collezione del Museo del Cairo – F. Tiradritti – fotografie L’Araldo De Luca – Edizioni White Star.

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