Cose meravigliose, Tanis

IL COLLARE DEL FALCO DI AMENEMOPE

Di Andrea Petta

Museo Egizio del Cairo, JE 86036; Montet 642 – Oro e pasta di vetro

Forse a causa della traslazione dalla tomba NRT-IV in cui fu sepolto originariamente, Amenemope aveva un corredo funerario più povero rispetto al padre.

Un collare shebyu, molto simile a quello di Psusennes, pesava “solo” 6 kg contro gli 8 di quello del padre.

Questo pettorale, largo 37.5 cm ed alto 10, rappresenta invece un falco che “trascina” in volo i cartigli del Faraone.

La testa e le zampe sono in oro massiccio, mentre il copro e le ali sono in oro lavorato a cloisonné egiziano. Le ali si sviluppano in larghezza con due file di penne; la pasta vitrea che le compone ha toni che vanno dal blu al verde scuro, dal rosso al giallo-arancio in un’alternanza pregevolmente eseguita a richiamare la brillantezza del piumaggio del rapace.

La foto ufficiale del Museo Egizio del Cairo

L’occhio si allunga tradizionalmente a ricordare il simbolo “udjat” ed è delineato come il becco e la nuca del falco in pasta vitrea nera, mentre le zampe artigliano due simboli “shen” (potere, eternità) agganciati ai cartigli di Amenemope, i cui simboli sono realizzati in pasta vitrea colorata..

Il cartiglio sinistro riporta il nome di nascita del Faraone: “Amonemopet Meriamon” insieme al titolo “Amato da Osiride, signore di Abydos”, mentre quello di destra riporta il nome di intronizzazione “Usermaatra Setepenamon” con il titolo “Amato da Osiride e Ro-Setau” (uno dei sinonimi del Duat, originariamente il nome della necropoli menfita)

La foto originale di Montet

FONTI:

Pierre Montet, La nécropole royale de Tanis (Parigi, 1951):

Pierre Montet, Les constructions et le tombeau de Psousennes à Tanis (1951)

Tanis: tesori dei faraoni, Henri Stierlin e Christiane Ziegler , Seuil, 1987Tesori d’Egitto – Le meraviglie del Museo Egizio del Cai

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