Età Tolemaica, Mai cosa simile fu fatta

HORUS D’ORO

Epoca Tolemaica
Faience policroma, altezza cm 15,5, lunghezza cm 12,7, spessore cm 1,2
El-Adhmunein
New York, The Metropolitan Museum of Art – Art. 26.7.996
Acquisizione 1926, dono di Edward S. Harkness

I cinque nomi che costituiscono l’insieme dei titoli regali sottolineano le sottili relazioni che uniscono il sovrano alle divinità ; garante dell’unità delle due regioni del paese ( re dell’Alto e Basso Egitto), egli si pone sotto la protezione delle dee tutelari della Valle del Delta.

A partire dalla IV Dinastia, il sovrano prese a proclamarsi ” Figlio di Ra”, infatti Horus è l’appellativo con cui vengono menzionati i più antichi sovrani egizi.

L’identificazione con il falco divino è ripresa nel nome ” di Horus d’oro”, portato dai sovrani.

Il riferimento al prezioso metallo ricorda come esso costituisce simbolicamente la carne degli dei.

Al di là dei monumenti e dei templi , erano molti gli oggetti che riportavano la serie dei titoli regali, è da un insieme di questo tipo che proviene questa placca di faience, originale sotto più di un punto di vista : da un lato, la finezza della realizzazione dimostra una padronanza tecnica eccezionale, dall’altro sono poche, per via della loro fragilità, le faience di queste dimensioni giunte intatte fino a noi.

Il falco domina il geroglifico che significa “oro” ; insieme, essi servono a scrivere il nome

“Horus d’oro”.

L’immagine del rapace divino doveva essere originariamente incastonato in un pannello di legno, e inserita in una composizione che illustrava il protocollo di un sovrano di epoca tolemaica.

Fonte e fotografia

I Faraoni a cura di Christiane Ziegler – Bompiani

Bibliografia

Friedman 1998, p. 200 L. F.

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