Di Grazia Musso

Dono del re Faruk (1937)
Museo Egizio del Cairo – CG 26964.
Questa statuetta in bronzo ben documenta i sincretisni religiosi caratteristici dell’epoca Tolemaica.
Si tratta del dio Somtus, ” Colui che riunisce le Due Terre”, una forma di Arpocrate, ” Horus il bambino”, assimilato a Herishef, il dio ariete di Eracleopoli Magna, che ha partire dall’epoca Tolemaica viene identificato con Eracle.
Il dio porta il dito alla bocca nell’atteggiamento tipico di Arpocrate e indossa il nemes.
Vicino all’orecchio destro è visibile l’attacco della treccia laterale caratteristica dei fanciulli, che non si è conservata.

Tramite il confronto con altre raffigurazioni, si può ipotizzare che questo dio bambino impugnasse con la sinistra una mazza appoggiata sulla spalla.
L’atteggiamento della statua è tipicamente greco, così come le pieghe della lunga tunica, mentre il nemes è l’ureo sono tradizionali attributi faraonici.
Le due estetiche, greca ed egizia, non giungono a fondersi in un unico stile coerente, infatti, nonostante le numerose contaminazioni fra le due tradizioni artistiche, queste continuano a mantenere, nel corso del periodo tolemaico, una loro individualità.
Fonte e fotografia
I tesori dell’ Antico Egitto nella collezione del Museo Egizio del Cairo. – National Geographic – Edizioni Wite Star