Mai cosa simile fu fatta, Templi

IL TEMPIO DI KOM OMBO

Veduta laterale dei resti della prima e seconda sala ipostila, precedute da quanto resta del duplice Cortile porticato

Kom Ombo, il cui nome deriva dal copto Umbo e all’antico Egiziano Nubit, era un grande villaggio situato al margine di un’ampia striscia di ricca terra agricola, all’imboccatura della via che conduceva alle miniere d’oro del deserto e delle carovaniere dirette alle oasi occidentali e al Sudan

Nel fiume, direttamente davanti al tempio, sono visibili numerose isolette e sbarramenti di sabbia che ospitavano un gran numero di coccodrilli : la città era connessa al dio Sobek.

Bassorilievo che decora le stanze situate dietro ai sacrari, nei quali è raffigurato il re che porta offerte a varie divinità

Sorto in Età Tolemaica tra i regni di Tolomeo VI è Tolomeo XIII, e ampliato in epoca romana, il tempio presenta un’insolita pianta a simmetria bilaterale : la parte destra è dedicata a Sobek, la sinistra a Horo il Vecchio, o Haroeri.

Il re compie offerte al dio Haroeri, Horo il Vecchio

Lo spostamento verso est del letto del Nilo negli ultimi mille cinquecento anni ha distrutto parte del primo pilone e del cortile anteriore.

Attualmente si accede al monumento dall’angolo sudorientale di un cortile esterno lastricato.

Porticato della prima sala ipostil

A destra, una piccola cappella dedicata alla dea Hathor, sul lato opposto del cortile nell’angolo sudiccidentale, si sorgono le vestigia di un mammisi, dove, nella parte superiore del muro di sinistra è scolpita una scena che raffigura il re a bordo di un’imbarcazione di giunchi in atto di cacciare volatili.

La facciata della ben conservata cappella di Hathor, eretta dall’imperatore Domiziano.

Poco rimane della copertura del tempio e la vivida luce illumina le pareti: il muro di schermo di sinistra della prima sala ipostila dove è raffigurato Tolomeo XIII che riceve un segno-ankh da Iside, e la parete sinistra raffigura il re con due dee al cospetto di Haroeri.

Due vestiboli seguono le sale ipostile e conducono ai sacrari degli dei, Haroeri a sinistra e Sobek a destra.

Rilievo con Haroeri, Hathor e Sobrek

Entrambi versano in gravi condizioni di degrado, una stretta cavità nel muro che li separa, è un accesso a un passaggio sotto il pavimento, che probabilmente percorso dai sacerdoti durante le celebrazioni.

Dietro ai sacrari e una serie di piccoli vani, due corridoi circondano l’intero tempio.

Dettaglio di rilievo con un leone prostrato di fianco ai piedi del sovrano

Sulla parete di fondo del deambulatorio interno sono allineate sei camere e una camera centrale

I rilievi di questi ambienti, incompiuti, consentono di osservare le tecniche impiegate dagli artigiani che li scolpirono e dipinsero.

Nel tempio di Kom Ombo esiste un famoso rilievo in cui sono raffigurati diversi strumenti che sembrerebbero chirurgici (vedi anche: CHIRURGIA EGIZIA)

Nel deambulatorio esterno, al centro della parete di fondo, un insieme di rilievi viene spesso interpretato come una raccolta di antichi strumenti chirurgici, tuttavia è più probabile che si tratti di strumenti rituali utilizzati nei vari momenti del culto.

All’esterno, nella grande spianata a sinistra si trova il bacino nel quale i sacerdoti allevavano i coccodrilli.

Bassorilievo che raffigura una donna che partorisce (vedi anche LA NASCITA)

Fonte e fotografie

  • I tesori di Luxor e della Valle dei Re – Kent R. Weeks – Edizioni White Star
  • I grandi viaggi di Archeo: Antico Egitto – Edizioni White Star
  • Djed Medu – Blog di Egittologia

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