Di Grazia Musso

Museo Egizio di Torino, Collezione Drovetti – C. 6258
Astuccio porta oboi: legno dipinto, diametro 5,5 cm, lunghezza 70 cm
Museo Egizio di Torino, Collezione Drovetti – C. 6278
La musica e la danza avevano un ruolo importante nella vita sociale degli Egizi per allietare non solamente di momenti di svago, ma anche e sopratutto le cerimonie religiose.
Dai contesti archeologici, soprattutto del Nuovo Regno, sono venuti alla luce numerosi strumenti musicali la cui esistenza è dimostrata anche dalle scene figurate riprodotte sulle pareti delle tombe.
Arpe, lire, sistri, liuti, tamburelli, crotali, Oboi, flauti producevano la più svariata gamma di suoni e accompagnavano l’esecuzione di danze ritmate.

All’originaria collezione Drovetti apparteneva questa serie di oboi in giunco, composti da due parti a incastro una delle quali è fornita di un diverso numero di fori: da tre a otto.
Le quattro esili canne erano custodite all’interno di un contenitore cilindrico che è stato decorato con cura su tutta la superficie esterna.
Fregi a motivi geometrici si alternano a bande con ornamenti vegetali policrome in un fitto susseguirsi di piccoli disegni.

Nella parte centrale del l’astuccio è riprodotta una scena di danza c’è si snoda intorno al perimetro.
Alcuni danzatori, probabilmente nubiani, ballano in mezzo a un papireto eseguendo il ritmo cadenzato di un tamburello suonato da un loro compagno.
Le esili figure stilizzate degli uomini danno realisticamente il senso dei loro passi di danza.

Fonte
- I grandi musei : il Museo Egizio di Torino – Silvia Einaudi – Electa
- Museo Egizio di Torino




