Di Andrea Petta e Franca Napoli
IL PAPIRO HEARST

Il Papiro Hearst ha una sua unicità: non fu trovato, scoperto o comprato. Fu donato nel 1901 dagli abitanti di un villaggio alla Spedizione Hearst (organizzata dalla University of California e sponsorizzata da Phoebe Hearst, madre del primo grande magnate del giornalismo USA) come ringraziamento per poter usare i mattoni di fango buttati dalla spedizione come fertilizzante. Quando si dice che dal letame nascono i fior…

Trasportato da Lythgoe (ricordate? Il referente del Met Museum che aiutò Howard Carter mettendo a disposizione mezzi e persone) “legato strettamente al suo cappello” (cosa che ha danneggiato un paio di pagine, immaginate la scena…) è conservato presso la University of California. Risale al regno di Thutmosis III e che io sappia non è mai stato tradotto in inglese – solo in tedesco.
Composto da 18 pagine scritte in ieratico suddivise in 260 paragrafi – 100 dei quali sovrapponibili al Papiro Ebers – è un trattato generale con suddivisioni in “specialità”.
George Reisner pubblicò nel 1905 alcune tavole del papiro, ma recentemente sono stati espressi dei dubbi sulla sua autenticità (definito “troppo bello per essere vero”); però è da sottolineare il fatto che non sia mai stato esaminato accuratamente. Curiosamente, fu aperto all’epoca da Reisner insieme a Borchardt (lo stesso del busto di Nefertiti), e di nuovo aleggia il sospetto del falso…

IL PAPIRO CHESTER BEATTY
Altra spedizione di un milionario americano, che nel 1928 si imbatté a Deir-el-Medina nella biblioteca di Qen-Her-Khepeshef, risalente alla XIX Dinastia, e con un senso inedito di spartizione spedì 19 papiri al British Museum, i testi legali all’Ashmolean Museum a Oxford, le lettere private al French Institute al Cairo ed altri papiri a Dublino. Bontà sua.

Pubblicato nel 1935 da Sir Alan Gardiner in persona, il Papiro Chester Beatty con le sue 41 prescrizioni è dedicato essenzialmente ad incantesimi contro il mal di testa e alle patologie dell’ano e del retto (il collegamento ci sfugge).
Forse per i suoi argomenti fu molto poco considerato – lo stesso British Museum lo relegò ad un ruolo molto in sordina. Oltre ad indicazioni molto precise che riguardano patologie come le emorroidi ed il prolasso rettale si trovano note molto confuse sui “vasi” (“metu”) che vedremo nella parte dedicata alle conoscenze mediche.
I PAPIRI DI BERLINO
Il papiro più importante della collezione di Berlino (Papiro 3038, detto anche Papiro Brugsch, che lo studiò per primo), fu scoperto dall’italiano (triestino, per meglio dire!) Joseph Passalacqua – un personaggio a cui varrebbe la pena dedicare un articolo a parte – probabilmente nel 1826, a quanto pare “in un vaso di terracotta a 10 piedi sotto terra vicino alle piramidi di Saqqara”.

Risale probabilmente al regno di Ramses II (XIX Dinastia) ed è formato da 24 colonne con 240 paragrafi, in diverse parti simili al Papiro Ebers con cui “condivide” l’essere stato ritrovato, nelle parole dello scriba, “sotto un piede della statua di Anubis a Letopoli” e la pretesa di risalire alla I Dinastia. Tanto per cambiare, essendo conservato in Germania non è mai stato tradotto in inglese…
È famoso soprattutto per il test di gravidanza: “La donna bagnerà ogni giorno con la sua urina della terra in cui avrà seminato grano e orzo. Se entrambi crescono, la donna è incinta. Se cresce di più il grano, sarà maschio; se cresce l’orzo sarà femmina. Se entrambi non crescono, la donna non è gravida”.
Da notare che nel 1963 è stato dimostrato che l’urina delle donne non gravide effettivamente previene la crescita di orzo e grano, ma è stato impossibile correlare la crescita di uno o dell’altro cereale al sesso del nascituro anche se uno studio tedesco del 1933 aveva parzialmente confermato le credenze egizie.

Un secondo papiro pesantemente danneggiato (Papiro 3027), scoperto da Heinrich Brugsch a Saqqara e risalente alla XVIII Dinastia, intorno al 1450 BCE, consiste di 15 colonne dedicate alla gestazione ed alle malattie pediatriche – rendendolo il più vecchio testo pediatrico scoperto.
Per non annoiare troppo, degli altri papiri medici accenneremo qualcosa man mano che li troveremo coinvolti nelle singole specialità, come oculistica (Papiro Carlsberg), ortopedia (Papiri del Ramesseum) e morsi di animali (Papito Brooklyn).