Di Andrea Petta
In un papiro di epoca tolemaica conservato al British Museum di Londra (Papiro Salt 825), viene descritta la Casa della Vita ideale.
Con anche una sorta di schema disegnato, il testo recita:
“Per quanto riguarda la Casa della Vita, la costruirai ad Abydos. Costruiscila in quattro parti, la parte interna coperta di canne. Colui che è Vivo è Osiride, e le quattro parti saranno Iside, Nephtys, Horus e Thot. Iside sarà su un lato e Nephtys sull’altro; Horus sarà su un lato e Thot sull’altro. Questi saranno i quattro lati. Geb sarà il pavimento e Nut il suo firmamento. Il Grande Dio è colui che è nascosto e riposa al suo interno.
I quattro edifici esterni saranno in pietra e conterranno due ali; la parte inferiore in sabbia. La parte esterna avrà quattro porte separate; una a sud, una a nord, una a ovest ed una a est. Sarà nascosta molto bene e molto grande. Non dovrà essere conosciuta, o vista, ma il sole brillerà sul suo mistero.
Coloro che entreranno saranno i sacerdoti di Ra e gli scribi della Casa della Vita. Le persone che saranno al loro interno sono Shu il sacerdote Shu, Horus il macellaio che stermina i ribelli in nome del padre Osiride, e Thot lo scriba, che reciterà i rituali di glorificazione, non visto e non sentito.
La purezza delle bocche ed i segreti del corpo e delle bocche saranno tenuti lontani dai pericoli (letteralmente: dai tagli improvvisi). Nessun asiatico (straniero) varcherà la sua porta; non dovrà vedere il suo interno altrimenti la tua arte verrà meno.
I libri al suo interno sono l’emanazione di Ra, con cui mantenere vivo il Dio e sconfiggere i suoi nemici. Il personale della Casa della Vita sono i seguaci di Ra che proteggono il suo figlio Osiride ogni giorno”
Appare chiaro come le Case della Vita fossero “anche” delle biblioteche (“i libri al suo interno…”) e che i libri fossero “anche” di medicina (“mantenere vivo il Dio…”), ma non solo.
I libri sono chiaramente indicati come “ispirati” dal Dio (“Emanazione di Ra”) e nel testo compaiono i simboli che indicano “Le parole del Dio”, che ci rimandano ad altri testi sacri molto più vicini a noi.
Il testo rimane oscuro in alcuni passaggi, ed ovviamente è stato di ispirazione per diverse correnti esoteriche che si rifanno all’Antico Egitto
Fonte:
Gardiner, Alan H. “The House of Life.” The Journal of Egyptian Archaeology, vol. 24, no. 2, 1938, pp. 157–79. Il testo citato è una mia libera interpretazione della traduzione di Sir Gardiner.
Foto: British Museum