A cura di Giusi Colledan/Andrea Vitussi
Coperchio del sarcofago di Ibi, sovrintendente del Sud, sovrintendente dei sacerdoti di Tebe e grande intendente della Divina Adoratrice Aba.
Epoca Tarda, XXVI dinastia, regno di Psammetico I (664-610 a C.), Grovacca (pietra), h. 195 cm –
Provenienza: Tebe, Assasif, tomba tebana 36. Collezione Drovetti (1824)
La qualità di quest’opera, scolpita finemente in una pietra durissima, è commisurata all’altissimo rango del proprietario: la Divina Adoratrice di Amon, Nitokris, figlia di Psammetico I, era infatti la massima autorità religiosa di Tebe, e Ibi ne amministrava il patrimonio.
L’alto funzionario è raffigurato come Osiride, con le mani che emergono dal sudario a stringere il pilastro djed, che gli permette di rialzarsi dopo la risurrezione.
Tre fori praticati sotto la barba e un altro nello scettro dovevano facilitare le operazioni di spostamento dell’oggetto, che pesa oltre mezza tonnellata.
Torino, Museo Egizio


