A cura di Andrea Petta

Abbiamo già incontrato più volte la figura di Bernardino Drovetti, console francese in Egitto. Il “rivale” di Salt, quasi un supercattivo della storia di Belzoni. Ma non è proprio così. Lo approfondiremo più avanti, perché anche Drovetti avrà un enorme impatto sulla nostra comune passione.
Inizialmente Drovetti vede in Belzoni un alleato: viene dall’Italia anche lui, seppur molto inglesizzato ormai; non è un superstizioso mistico come Caviglia; riesce ad arrivare dove Drovetti non può e non riesce.
Drovetti gira in divisa, Belzoni in abiti arabi. Uniti dall’ammirazione per la cultura egizia, divisi dalla provenienza, dall’estrazione sociale e dal carattere.
Sono anche quasi amici: Drovetti subito dopo il recupero del “Giovane Memnone” offre a Belzoni il coperchio di “un sarcofago stupendo”, basta che riesca a tirarlo fuori dalla tomba in cui giace. L’amicizia con il viceré d’Egitto permette a Drovetti di gestire molti reperti come se fossero cosa sua, anche se oggi può sembrare incredibile.
Belzoni ovviamente accetta la sfida, entra in una delle tombe più lunghe della Valle (125 metri in totale), vede una delle sue guide precipitare in uno dei pozzi e ferirsi gravemente, ma non molla. Estrae il coperchio e immediatamente viene accusato di furto da un solerte funzionario locale; deve intervenire Drovetti in persona che conferma il “regalo”.
E così il coperchio dello splendido sarcofago di Ramses III (perché sua era la tomba, la KV11) finirà a Cambridge, donato da Belzoni in persona, e il sarcofago al Louvre, donato da Drovetti.
Il coperchio è di una bellezza stordente (la descrizione è sotto la sua foto), probabilmente i due pezzi meriterebbero di essere riuniti.
E poco dopo l’amicizia con Belzoni svanirà dietro ad un obelisco conteso.

Il coperchio del sarcofago di Ramses III (XX Dinastia, regno 1183-1152 a.C.).
In granito rosso, dal peso di circa sette tonnellate e scolpito a forma di cartiglio, fu danneggiato nell’antichità dai tombaroli.
Il Faraone indossa la corona Atef ed è affiancato da Nephtis a sinistra e da Iside a destra, oltre che da due figure con corpo di serpente e testa di donna rappresentanti Nekhbet e Wadjet, protettrici dell’Alto e del Basso Egitto.
Fitzwilliam Museum – Cambridge

Il particolare della figura di Ramses III divinizzato.
Ramses III fu vittima della cosiddetta “Congiura dell’harem” e fu assassinato tagliandogli la gola.
La sua mummia fu ritrovata nella DB320 a Deir El Bahari
Fitzwilliam Museum – Cambridge

Il sarcofago di Ramses III al Louvre.
Riporta capitoli del Libro dell’Amduat e del Libro delle Porte ma, benché attentamente scolpito, i testi non sono corretti – come se fossero stati copiati malamente da un artigiano non in grado di comprenderli.
La tomba KV11 di Ramses III oggi La tomba KV11 di Ramses III oggi
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