A cura di Luisa Bovitutti
L’ippopotamo femmina era simbolo di fecondità e fu divinizzata con i nomi di Ipet (‘harem’), Reret (‘la scrofa’) e Tueris (‘grande’) che alla fine assimilò le altre due versioni.

Tueris o Taweret (il nome ha molteplici altre varianti) fu una divinità domestica ed apotropaica molto popolare; nell’Antico Regno apparve come madre e nutrice divina del Faraone, poi divenne patrona delle partorienti, dei bambini e delle donne incinte e vegliava sul sonno.
Nel Medio Regno e ancora di più nel Nuovo Regno la sua immagine fu utilizzata per adornare oggetti magici in avorio di ippopotamo probabilmente usati nei rituali associati alla nascita e alla protezione dei bambini; Hatshepsut la rappresentò come presente alla sua nascita divina ed i sovrani tolemaici la raffigurarono insieme a Bes sulle pareti esterne dei templi per tenere a bada le forze del male.

Come dea della fertilità e dell’inondazione veniva definita “La signora del cielo”, “La padrona dell’orizzonte”, “Lei che rimuove l’acqua”, “La padrona dell’acqua pura” e “La signora della casa natale”.
Nel Nuovo Regno la sua immagine veniva spesso usata negli zodiaci per rappresentare una costellazione del nord (si vedano ad esempio le tombe di Senenmut e di Seti I).

Con il tempo assunse anche il ruolo di divinità funeraria, evidenziato dalla pratica comune di collocare ippopotami decorati con flora palustre (come William, per intenderci) in tombe e templi con lo scopo di facilitare il processo di rinascita dopo la morte.
Essa veniva raffigurata come una femmina di ippopotamo ritta su zampe posteriori leonine, incinta e con i seni penduli, appoggiata al nodo protettivo sa, simbolo della protezione magica (una stuoia arrotolata e legata) e con una coda di coccodrillo sul dorso; indossava un copricapo con le corna e il disco solare di Hathor e talvolta teneva in mano anche altri simboli di protezione come l’ankh, il flabello, una fiaccola, un coltello o serpenti velenosi.
Fin dal periodo predinastico si usarono amuleti protettivi con le sembianze di ippopotami femmine (3000–2686 a.C. circa) e la tradizione di fabbricarli e di indossarli continuò fino all’epoca romana (390 d.C.).

FONTI:
- https://museoarcheologiconazionaledifirenze.wordpress.com…
- https://www.aldiladellospecchio.it/…/elenco…/taweret/
- https://www.aly-abbara.com/…/page…/picture/Thoueris.html
- https://egyptophile.blogspot.com/…/thoueris-protectrice…
- https://www.metmuseum.org/art/collection/search/544864
- https://www.ecured.cu/Tueris
- http://www.inquiriesjournal.com/articles/556/taweret-an-untraditional-egyptian-goddess?