Di Patrizia Burlini
Gli scarabei, potenti amuleti ma anche opere d’arte, legati in un connubio inscindibile.


Scarabeo Amuleto di Wah, circa 1981-1975 a.C. Argento, elettro, steatite e corda di lino. Dimensioni dello scarabeo: l. 3.9 cm (1 1/2 in.); w. 2.7 cm (1 1/16 in.); h. 2.5 cm (1 in.). Credit Line: Rogers Fund and Edward S. Harkness Gift, 1940. Inventario Nr.: 40.3.12. MET New York
Questo amuleto appartiene a Wah, scriba vissuto nel 2000 a.C. circa.
Wah amministrava i possedimenti di un alto funzionario, Meketre, durante il regno di Montuhotep II, XI Dinastia e i sovrani successivi, XII Dinastia.
Wah fu sepolto in una piccola tomba (MMA1102) vicino alla gigantesca tomba di Meketre, a Tebe. La sua mummia, scoperto negli scavi del Met degli anni ‘20, presentava 3 scarabei, di cui questo grande, e dei braccialetti di perline ai polsi.
Questo magnifico e prezioso scarabeo, in argento ed elettro (lega di oro e argento), mi ha colpito molto perché insolito.
Innanzitutto non è realizzato in un unico pezzo ma composto da tre parti separate saldate assieme.

L’iscrizione geroglifica a sinistra elenca il nome di Wah e il suo titolo (“sovrintendente dei magazzini”), mentre quella a destra nomina il suo signore, il nobile Meketre.
Sul retro, una decorazione a spirale (già vista negli scarabei Hyksos).

Altra curiosità: la testa dello scarabeo (anche del secondo scarabeo) è stata volutamente graffiata prima della sepoltura.
Secondo il MET potrebbe trattarsi di un rito magico, di uccisione (suppongo degli spiriti maligni).

Fonti:
1 pensiero su “GLI SCARABEI DI WAH”