Egyptoteca

LA VERITÀ PERDUTA

Bruno Tacconi

Presentato da Andrea Petta

Scritto da un medico di Voghera con la passione per le antiche civiltà, “La verità perduta” fu un successo strepitoso negli anni ’70 ed ’80, un vero apripista per molti altri romanzi.

Ambientato durante il regno di Akhenaton, narra le vicende di Nekao, un medico che, partendo dai campi e finendo a corte, vivrà sulla propria pelle gli anni tormentati di una rivoluzione religiosa e culturale. Incontrerà il Faraone, Nefertiti, Horemheb, il generale Nakhtimin ed un giovanissimo Tutankhaton, prima della fine del regno di Akhenaton.

Mescolando storia e finzione narrativa, la caratteristica principale di questo libro è la sua straordinaria capacità di trasportare il lettore in riva al Nilo e vivere a fianco dei personaggi – estremamente realistici – la loro vita quotidiana, illustrando un periodo molto tempestoso della storia egizia.

Probabilmente ispirato da “Sinuhe l’Egiziano” di Mika Waltari, ha uno spessore umano molto maggiore (almeno secondo il mio modestissimo parere) ed una scorrevolezza narrativa di tutto rispetto.

Bruno Tacconi, spronato dalla Mondadori a proseguire nella sua opera letteraria dopo questo esordio, arriverà fino alla finale del Premio Bancarella con un altro romanzo, ambientato nella Mesopotamia di Hammurabi, “L’Uomo di Babele”, regalandoci altri splendidi romanzi che attraversano praticamente tutte le antiche civiltà.

La mia edizione è quella economica del 1977, Oscar Omnibus Mondadori, ma è stato ristampato più volte (anche con copertine discutibili…).

Se lo trovate su qualche bancarella varrà ogni centesimo speso.

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