Edda Bresciani

Presentato da Ivo Prezioso
La mia copia, in versione economica (£ 34.000, all’epoca e cioè 1999), con copertina flessibile è ridotta così. Un po’ me ne vergogno, ma questo è un libro che ho consultato in maniera veramente massiccia e comunque non essendo (purtroppo) un fanatico della conservazione “immacolata” dei libri, li utilizzo senza prestare troppa attenzione a non sciuparli.
Dopo aver presentato “La Saggezza dell’Antico Egitto” a cura di Joseph Kaster, il passo successivo per chi voglia approfondire la conoscenza dei testi egizi è questo “volumone” (circa 1000 pagine) di Edda Bresciani: l’antologia più completa, (che io sappia), per quanto riguarda le pubblicazioni sull’argomento in lingua italiana. L’ Egitto, grazie al suo clima particolare, ci ha tramandato moltissimi testi, (tantissimi sono ancora quelli sparsi nei vari Musei ancora da studiare e pubblicare), eppure essi costituiscono solo una piccolissima parte di quelli che dovevano essere conservati nelle scuole (le “Case di Vita” come molto opportunamente le chiamavano loro) o negli edifici che avevano la funzione di conservare i preziosi, papiri. Moltissimi testi vengono da iscrizioni incise sulle pareti dei templi, delle tombe, da stele, dai vari monumenti, statue, oggetti ecc. Il fascino e la bellezza di tante tra le più belle composizioni che sono arrivate a noi, si può ben dire che non può che farci rimpiangere quanto è andato perduto.
Il panorama letterario offerto dalla Bresciani è amplissimo e spazia dall’Antico Regno all’Epoca Tarda. Si passa dai Testi delle Piramidi a quelli dei Sarcofagi e al Libro dei Morti (ma gli egizi lo chiamavano, mostrando tutt’altro punto di vista, ru nu peret em heru, “formule per uscire al giorno” o “alla luce”); dai testi autobiografici a quelli politici, agli insegnamenti morali e alle opere di narrativa. Non manca un’ampia panoramica di testi lirici o sapienziali, ed una ricchissima sezione dedicata a quelli utilizzati in ambito scolastico. Insomma quanto di più ricco e completo si possa desiderare. Ovviamente non tutto è comprensibile, almeno per me, soprattutto in mancanza di un’adeguata preparazione, ma anche per la difficoltà ad addentrarsi in una mentalità che è quanto di più diverso dalla nostra, formatasi sulle basi del pensiero greco-romano e ancor più su quanto ereditato dai massicci condizionamenti religiosi. Però resta il fatto che si rimane letteralmente incantati nello scoprire scritti veramente incredibili. Come non commuoversi di fronte ad un capolavoro come “Il dialogo di un disperato e la sua anima” o al “Canto dell’arpista nella tomba di Antef”. Come non ammirare il profondissimo senso etico di questo popolo, così chiaramente espresso nei tantissimi “Insegnamenti morali”. E poi ci sono splendide opere narrative di altissimo valore letterario come “Le avventure di Sinuhe” o “Il racconto del naufrago”. Deliziosa la sezione dedicata alle “Liriche d’amore”o agli Inni come quelli ad Aton o ad Amon. Ma questi sono solo sparuti esempi dell’enorme quantità di materiale proposto dalla grande egittologa. Una caratteristica che ho notato è che nella traduzione di alcuni scritti, come ad esempio “Le contese di Horo e Seth” Edda Bresciani utilizza un frasario, come dire, abbastanza delicato, laddove gli egizi si esprimevano con estrema libertà, essendo completamente estranei alle forme di censura che ancor oggi tanto condizionano la nostra mentalità. Del resto lei stessa, nelle note specifica che il testo egizio “è molto più esplicito”.
Allora se siete interessati ai testi e alla letteratura egizia, questo volume non può assolutamente mancare nella vostra biblioteca!
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grazie molto interessante!!
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