Di Grazia Musso

Questo straordinario pezzo è la versione cerimoniale del pettorale in pelle e metallo indossato dal re quando andava a caccia o in battaglia.
Un corsetto simile è spesso indossato dal dio Amon, si tratta perciò di un oggetto collegato al ruolo del re che enfatizza il legame fra Tutankamon e questo dio.
Il faraone è raffigurato su numerosi oggetti della sua tomba mentre indossa questo tipo di corsetto.
Il corsetto è uno degli oggetti più complessi fra quelli trovati nella tomba e si compone di numerose parti. Un’ampia fascia fatta da perline di vetro colorato, cucite su un sopporto di Stoffa, veniva avvolto intorno al busto del re, in modo da fasciarlo dalla vita fino sotto i pettorali.

Insieme al corsetto Carter ha rinvenuto dei lunghi pezzi dorati che servivano per allacciare a fascia ai due lati del corpo.
Alcuni sottili fili di perline con inserti in pasta vitrea e un ampio collare reggevano il corsetto sopra le spalle e intorno al collo.
Il collare era composto, su entrambi i lati, da registri alternati di pezzetti faience azzurra e blu e di cornalina, con un registro a tema floreale lungo il bordo esterno.
Sul lato frontale il collare era unito alla parte principale del corsetto da un pettorale fatto in cornalina, pasta vitrea blu e verde, il tutto inserito in una cornice d’oro.
La scena sul pettorale mostra Amon-Ra mentre offre a Tutankamon il ramo di palma che rappresenta i “milioni di anni” e dal quale pende l’immagine di un padiglione contenente due troni, simbolo di un lungo regno. Dietro al re si trovano Atum, dio creatore rappresentato come un uomo con la testa di falco, e la sua consorte Iusaas.

Nella parte posteriore del corsetto, in corrispondenza del collare, si trova una composizione fatta da uno scarabeo alato con le zampe posteriori di uccello , che spinge il disco solare, simbolo del sorgere del sole; ai suoi lati due cobra: uno con la corona Bianca e l’altro con la corona Rossa.
Alcuni ankh pendono dalle zampe dello scarabeo/uccelli e dal corpo dei cobra.

La manifattura di questo pezzo, il modo in cui le singole parti sono state accuratamente messe insieme, così come l’attenzione per il dettaglio, sono eccezionali.

La maggior parte del corsetto è stata trovata nella cassa 54, tuttavia a seguito del saccheggio da parte dei tombaroli, altri pezzi sono stati rinvenuti nelle vicinanza, sul pavimento mentre altri erano disseminati per l’anticamera. Gran parte dell’ampio collare del corsetto è stata trovata nel naos d’oro, un’altra parte era insieme a dei datteri in un piatto.
Fonte : Tutankhamon, i tesori della tomba – Zahi Hawass – fotografie di Sandro Vannini – Einaudi.
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