Lo sfortunato principe ereditario d’Egitto
Di Luisa Bovitutti
Questo illustre personaggio (chiamato anche MinNakht) rivestì un ruolo di estremo rilievo alla corte di Tutankhamon e di Ay e scomparve nelle nebbie del tempo proprio quando si trovava ad un passo dal trono.
Il generale supremo e principe ereditario Nakhtmin non deve essere confuso con l’omonimo contemporaneo che sposò Mutemnub, sorella della moglie di Ay, ed il cui figlio, chiamato Ay come l’illustre cognato, divenne Secondo profeta di Amon e Ministro ufficiale del culto di Mut.

Quanto al “nostro” Nakhtmin, non abbiamo notizie certe in merito alle sue origini, anche se qualcuno ipotizza che fosse figlio naturale o adottivo di Ay e della sua prima moglie Tuy, cantante di Iside ed adoratrice di Min e probabile madre (o nutrice) di Nefertiti e di Mutnodjemet; si sa comunque che egli nacque ad Akhmim dove sono state rinvenute stele con il suo nome, e che fu comandante delle forze armate egizie già nell’ultima fase del periodo amarniano.
Egli, inoltre, insieme all’allora Capo delle forze armate Horemheb, all’ormai anziano Ay ed al tesoriere Maya fece parte del Consiglio di Reggenza che indirizzò Tutankhamon nei primi anni del suo regno, di fatto governando l’Egitto in suo nome e per suo conto.
Le sue nobili origini, i suoi saldi legami con la famiglia reale e le sue qualità personali gli fecero acquisire rapidamente prestigiosi titoli: “il vero servitore che è benefico per il suo signore” “lo scriba del re”, “il servo amato dal suo signore”, “il portatore di ventaglio alla destra del re” e “il servo che fa vivere il nome del suo signore”, documentati da cinque ushabti trovati nella tomba del re ed offertigli dallo stesso Nakhtmin quali doni funerari.
Sebbene Tutankhamon avesse designato come erede Horemheb, alla morte del giovane re salì al trono Ay, il quale, probabilmente per arginare il potere del Generale che aveva scavalcato, nominò Nakhtmin non solo come “Generalissimo” ma anche come erede al trono, in quanto sulla statua molto danneggiata che si trova al Museo del Cairo e che lo raffigurava con la moglie è definito “Principe ereditario” e “Il figlio del re”.
Purtroppo Nakhtmin morì prima di Ay (alcuni ipotizzano per intrighi di palazzo, ma non vi sono prove in tal senso), in quanto ad un certo punto del regno di quest’ultimo il suo nome scompare dalle fonti, ed alla fine il trono venne conquistato da Horemheb, autentico self-made man, figlio di un modesto funzionario di provincia, che aveva fatto carriera nell’esercito grazie ai propri meriti ed alla sua fedeltà alla dinastia regnante e che legittimò la sua successione sposando Mutnodjemet, figlia del Faraone defunto.

Le statue di Nakhtmin e della moglie e le stele erette a suo nome nella sua città natale sembrano essere state deliberatamente danneggiate, a quanto pare da Horemheb, che cercò di cancellare dalla storia i sovrani Amarniani, usurpò i loro monumenti, rase al suolo Akhetaton e probabilmente travolse con la stessa furia iconoclasta anche tutti coloro che li appoggiarono, soprattutto Nakhtmin, il nemico che per anni aveva costituito un ostacolo che sembrava insormontabile sulla strada verso il potere supremo.
FONTI:
- https://kingtutone.com/ancient-egypt/nakhtmin/
- NOZOMU K., Ay versus Horemheb: rivisitata la situazione politica alla fine della XVIII dinastia, in JOURNAL OF EGYPTIAN HISTORY del 1 gennaio 2010
- LOVELLI G., Nakhtmin: il comandante supremo delle forze armate egizie, a questo link: https://storiedistoria.com/…/nakhtmin-il-comandante…/
- https://egyptindependent.com/photos-egyptian-museum…/
- https://www.flickr.com/photos/141626659@N04/52522920779– di Circe Subara
- https://www.ancient-origins.net/…/shadow-nakhtmin…
- https://it.knowledgr.com/08263442/Nakhtmin
- https://www.egypttoday.com/…/Carter-finds-3-iconic…