Di Grazia Musso e Nico Pollone

Questo magnifico gruppo statuario fa parte del l’eccezionale rinvenimento nella Cachette del tempio di Luxor, che conteneva opere che vanno dalla XVIII alla XXV Dinastia.
Il faraone Horemheb inginocchiato ai piedi del dio Atum, che siede in trono.

Horemheb tiene in mano due vasi sferici (probabili contenitori di vino). Indossa il copricapo Nemes, l’ureo, la barba reale, lo shendyt-kilt e i sandali. Atum è seduto su un trono e indossa la doppia corona, una lunga parrucca e una barba ricurva. La sua mano sinistra regge un Ankh. Ogni lato del trono è decorato con due divinità del Nilo che rappresentano l’unificazione dell’alto e del basso Egitto, il giglio a destra e il papiro a sinistra.

Sul retro di Atum un’iscrizione recita: parole pronunciate da Atum, signore delle due terre: l’amato figlio, signore delle due terre, Djeser-Khepru-Re Horemheb-Mry-en-Amun….



Con Horemheb si completa il processo di ritorno all’ortodosdia e si moltiplicano i gruppi statuari del re accompagnato da varie divinità.

Dal tempio di Luxor
Corte di Amenhotep III
Cachette
Luxor, Museo d’arte dell’antico Egitto.