Età Ramesside, Mai cosa simile fu fatta, Sarcofagi

IL SARCOFAGO DI LADY ASET

Di Grazia Musso

Legno ricoperto di tela struccata, dipinta e verniciata
Altezza cm 193,5, larghezza cm 47, profondità cm 31,18
Deir el-Medina, tomba di Sennedjem
Scavi del Servizio delle Antichità Egiziano 1886
Si trova al NMEC – JE 1935

La tomba dell’artigiano Sennedjem ha restituito non solo un ricco corredo funerario, ora smistato tra i vari musei del mondo, ma anche i sarcofagi di alcuni membri della famiglia.

Aset era la sposa del figlio si Sennedjem, Khabekhent, anch’egli artigiano e proprietario della tomba numero 2 della stessa necropoli.

La donna possedeva due sarcofagi antropomorfi: uno più esterno e modellato nella consueta forma di mummia, e uno intermedio , quello delle foto, che conteneva il corpo imbalsamato e protetto da un plastron.

Su questo coperchio, la distribuzione degli elementi decorativi e dei colori è tutta giocata sui contrasti.

Il corpo di Aset è avvolto in una candida e aderente tunica plisettata.

È raffigurata come ancora vivente e non come mummia, secondo una formula iconografica ereditata dal naturalismo amarniano.

Tralci di edera fiorita ricadono morbidamente sull’abito , ravvivando la simmetria dello sfondo con tinte brillanti e linee sinuose.

La rigorosa semplicità della veste contrasta con la ricchezza dei gioielli, indossati sulle dita, braccia e lobi delle orecchie.

Particolarmente sontuosa è l’ampia collana-usekh che ricopre i seni e li traduce in elementi decorativi.

Sulla fascia a motivi vegetali stilizzati che cinge la lunga parrucca è inserito il simbolo della rinascita, il fiore di loto, dal profumo dolce e soave che dona eternità.

Fonte:

I tesori dell’antico Egitto nella collezione del Museo Egizio del Cairo – National Geographic – Edizioni White Star

Foto: Jacqueline Engel, Merja Attia

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