Di Grazia Musso
Stele dedicata a Meretseger che lo ha guarito, da una malattia che lo affliggeva da tempo:
Chiamai la mia Signora
e trovai che era venuta a me con dolci brezze,
Fu misericordia con me:
mi ha teso la mano, si è rivolta a me favorevolmente,
Mi ha fatto dimenticare la malattia che era stata sopra di me.
Ecco, la Cima dell’Occidente è misericordiosa, se uno la invoca.
( adattamento da E . Bresciani, – Cultura e società attraverso i testi p. 447l


Sulla stele a incavo, Meretseger è raffigurata sulla destra con un corpo serpentiforme a tre teste: la prima di avvoltoio, la seconda di donna e la terza di serpente ; dinnanzi a lei si trova un altare con una brocca e dei fiori di loto.

Il documento appartiene al “Servitore della Sede della Verità” Neferabu, vissuto sotto il regno di Ramesse II, la cui tomba è la n. 5 della necropoli del villaggio.
Fonte
Museo Egizio – Franco Panini Editore
Immagini: Museo Egizio di Torino
