Di Francesco Alba e Grazia Musso
Col termine di Busto dell’Antenato ci si riferisce a dei piccoli busti antropoidi dipinti che avevano la funzione di focalizzare la venerazione degli antenati durante il Nuovo Regno. La maggior parte di questi erano realizzati in calcare o arenaria ma alcuni esemplari più piccoli erano di legno e di terracotta. Raramente portavano iscrizioni (il busto di Muteminet, qui sotto mostrato, è una delle poche eccezioni), ma la predominanza di pittura rossa (il tipico colore della carnagione maschile nell’arte egizia) suggerisce che la maggior parte di questi manufatti rappresenti dei personaggi maschili.
Ci sono circa 150 esemplari giunti fino a noi, circa metà dei quali proviene da abitazioni e da cappelle funerarie degli operai specializzati del villaggio di Deir el- Medina.
Il culto degli antenati, ciascuno dei quali era definito col termine “akh iker en Ra”, “spirito eccellente di Ra”, era un importante aspetto della religione popolare tra gli abitanti del villaggio.
Questi “spiriti eccellenti” sono anche raffigurati su circa cinquantacinque stele dipinte tuttora disponibili che, al pari dei busti, potrebbero con tutta evidenza essere state oggetto della venerazione dei parenti dei defunti che ne richiedevano l’intercessione per ottenere il favore delle divinità.
In queste stele il defunto non portava mai il titolo o l’indicazione della sua funzione, come avviene in altri tipi di iscrizione, ma veniva raffigurato seduto da solo davanti a una tavola d’offerta, in atto di annusare il profumo di un fiore di loto aperto, simbolo della vita e rinascita.
Gli antenati, apprezzati per le virtù che possedevano in vita, erano sollecitati per diverse ragioni: come intermediari tra uomini e dei, venivano interpellati per ottenere protezione, consiglio o intercessione, in caso di castighi, pericoli o litigi.
La presenza delle stele dedicate agli antenati e dei loro busti all’interno delle abitazioni testimonia lo stretto legame esistente ancora tra i vivi e i morti nella vita quotidiana del villaggio.
Riferimento
I Shaw, P. Nicholson. The British Museum Dictionary of Ancient Egypt. The American University in Cairo Press – 1995
MUTEMINET

Busto antropoide in calcare dell’antenato che raffigura Muteminet, suonatrice del sistro. Riporta i nomi di Mutenimet e della Divina Triade Tebana: Amon, Mut e Khonsu.
Diciannovesima Dinastia. Provenienza: Deir el-Medina.
The British Museum – Londra (EA1198)
BUSTO DI ANTENATA

Deir el-Medina
Museo Egizio di Torino – C. 3080
Il busto qui raffigurato, rappresenta un’antenata che Indossa una parrucca tripartita dipinta di nero, porta un largo collare a più fili di colore rosso.
Il busto proviene da un’abitazione privata dove era collocato in una nicchia e accompagnato da una tavola d’offerta e da un poggiatesta.

Fonte e fotografia
Museo Egizio di Torino – Franco Cosimo Panini